giovedì 26 marzo 2009

"Ci hanno costretti al no", l'ira dei cattolici Pd

"Ci hanno costretti al no", l'ira dei cattolici Pd

Il Mattino del 26 marzo 2009, pag. 6

Claudio Sardo

«Non hanno accettato neanche uno dei nostri emendamenti. Di fronte a una simile chiusura non posso che votare no»: Franco Marini ha preso la sua decisione dopo la bocciatura dell`emendamento Bosone, «Il testo è peggiorato in aula. Relatore e governo si preoccupano solo di ricucire con i cattolici tradizionalisti»: Luigi Lusi, fedelissimo di Rutelli, si è schierato per il no dopo che è stata bocciato l`emendamento sulla "terza via". La stessa Dorina Bianchi, pontiera fino a ieri sera irriducibile, al voto finale sull`articolo 3 (il più importante della legge, quello che rende obbligatori l`idratazione e la nutrizione dei pazienti in stato vegetativo) ha pigiato il tasto del no. Sia pure procedendo per vie diverse e con tattiche talvolta contrastanti, i cattolici del Pd (35-40 senatori) stanno arrivando, tutti o quasi alla medesima conclusione: voto contrario al testo Calabrò. Lo schema della legge 40 (fecondazione assistita) - l`alleanza trasversale tra il grosso del Pdl e i cattolici del centrosinistra sembra svanito, nonostante l`immutato pressing della Cei. Il voto finale sull`articolo 3 vale forse come prova generale. Due soli voti favorevoli dai democrat: quelli di Gustavino e di Baio, da sempre schierati con la maggioranza sul ddl. Nessuna astensione. Rutelli è partito per il Cile e non parteciperà oggi neppure al voto conclusivo, comunque Lusi ieri ha votato contro. Eppure non sì può dire che i cattolici del Pd non abbiano tentato mediazioni. L`ha tentata Marini. L`ha tentata Dorina Bianchi, sostenuta da Beppe Fioroni. L`ha tentata Rutelli. Il gruppo del Pd è entrato anche in fibrillazione. Anna Finocchiaro si è anche sentita tradita: l`ultima volta ieri sera quando 20 ex-popolari si sono astenuti, a sorpresa, sugli articoli 1 e 2. E ieri mattina ha prima votato «a titolo personale» a favore di un emendamento di Emma Bonino, poi contro l`emendamento Bosone, quello su cui Marini puntava di più (consentiva la sospensione di idratazione e nutrizione nei casi di gravissimo danno cerebrale, se così disposto nella dat). La reazione della Finocchiaro, a sua volta, ha irritato i popolari. Tanto che non pochi democrat pensavano ieri mattina che era già pronta un`intesa separata tra i cattolici del Pd e il Pdl, come sembrano dimostrare le votazioni a scrutinio segreto, di norma più favorevoli al centrodestra. Le ipotesi di intesa, però, sono tutte saltate. Non solo: quando ancora le sorti degli emendamenti-ponte erano incerte, una pattuglia di ex-popolari più vicini a Franceschini, guidato da Giaretta e Di Giovan Paolo, aveva già annunciato il proprio voto contrario (ne è nato un documento con le firme di 16 senatori). A Palazzo Madama è accorso Fioroni, che ha fatto di tutto perché qualche cattolico marcasse una differenza «identitaria». E la Bianchi ha lavorato per rendere sostenibile l`astensione anche dopo il no all`emendamento Bosone. Tuttavia, il suo emendamento sulla sospensione del nutrimento forzato quando il paziente perde capacità di assimilare è stato sonoramente bocciato (innanzitutto dal suo partito, ma anche da un ripensamento del Pdl indotto dall`inflessibile Laura Bianconi, capofila dei teocon). Ora i popolari dovranno vedersela con la Cei. Certo, senza la trasversalità della legge 40 cambia lo schema delle relazioni Chiesa-politica. Il rapporto con il Pdl si fa più stretto. «Senza il Pd sosteneva ieri Stefano Ceccanti, cattolico e senatore democrat - non sarebbe stato possibile questo risultato. Margherita e Ds avrebbero inevitabilmente votato in modo diverso». La vincitrice di ieri è stata comunque Laura Bianconi: cattolicissima, capofila del fronte pro-lite del Pdl, non solo ha fatto passare tutti i suoi emendamenti, ma anche stroncato in aula tutti i tentativi di apertura verso il Pd bloccando al bisogno governo e relatore. In commissione aveva votato no alla legge. Ieri sull`articolo 3 non ha partecipato al voto. Dirà sì soltanto se il Pdl risponderà positivamente a tutte le richieste teocon.

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