giovedì 19 giugno 2008

La Cei apre a Rutelli

La Cei apre a Rutelli

Il Riformista del 19 giugno 2008, pag. 2

Dopo le parole del Papa all’assemblea generale della Cei in favore del nuovo clima politico - e dunque della nuova compagine di governo - erano iniziate giornate amare per i cattolici del Pd: condannati in un’opposizione invisa alle gerarchie della Chiesa e nella quale ad altro non sembravano costretti se non che all’insignificanza. Poi vennero gli attacchi impietosi di Famiglia Cristiana e de Il Regno: fuoco amico difficile da parare. Ma ieri, la svolta: sul portale piuvoce.net - portale dei "cattolici in rete", che raccoglie ufficialmente le voci più significative del mondo dell’associazionismo cattolico benedetto dai vescovi italiani: tra queste Scienza&Vita, Forum delle associazioni familiari, Retinopera - i cattolici del Pd riescono finalmente a trovare un terreno sul quale lavorare in sintonia con la Cei e il suo presidente Angelo Bagnasco: è il tema dell’emergenza educativa, tema che tanto sta a cuore ai vescovi italiani.



Per la prima volta, sul portale, è stato chiamato a scrivere Francesco Rutelli. Segno che la Cei, i cattolici di sinistra, li vuole attivi e propositivi là dove già stanno: dentro il partito di Veltroni. E Rutelli non ha deluso le aspettative della Chiesa snocciolando «da genitore e da politico», il suo pensiero sulla «priorità più trascurata» dalla politica. L’emergenza educativa, secondo Rutelli, ha diverse sfaccettature. Tra queste il problema della droga, fenomeno «devastante», sintomo di una «fragilità dei processi di conoscenza e qualità dell’apprendimento riguardanti quote crescenti di ragazzi» e «la perdita di autorità e autorevolezza degli insegnanti presso i nostri figli». Quindi «il degrado troppo a lungo tollerato del dominante messaggio televisivo, che premia la devozione al dominio del "dio denaro" e l’emulazione verso l’irresponsabilità, anziché quel coraggio che non è bullismo, ma dedizione all’altro e gratuità del donarsi; rispetto verso il più debole, qualità del concorso al servizio pubblico, civismo».



Le parole di Rutelli sono state affiancate per la prima volta a quelle del neo presidente dell’Azione Cattolica Franco Miano: insomma il cattolicesimo di sinistra ha ancora oggi un terreno sul quale può lavorare con la benedizione dei vescovi. Senza paventare scissioni inopportune.

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