martedì 10 giugno 2008

Famiglia Cristiana attacca "Veltroni tradisce i cattolici"

Famiglia Cristiana attacca "Veltroni tradisce i cattolici"

La Stampa del 10 giugno 2008, pag. 10

di Amedeo La Mattina

Famiglia Cristiana attacca a testa bassa il Pd proprio in un momento in cui Veltroni è alle prese con una serie di movimenti interni che non lasciano presagire nulla di buono. Con un editoriale il settimanale ritorna sull’elezione della pattuglia dei Radicali, sostenendo che in questo modo Veltroni avrebbe tradito le attese dei cattolici. Ma la rivista dei Paolini va oltre: suggerisce addirittura di dare il benservito a «Pannella e soci». «A nostro avviso, ciò sanerebbe il "peccato originale" di Veltroni e rilancerebbe il Pd». Un intervento a gamba tesa, così viene vissuto al loft questo editoriale di Famiglia Cristiana che si conclude con un avvertimento: «Una parte consistente dei deputati dell’ex Margherita si sta interrogando sul perché della loro permanenza nel Pd col rischio che possano prendere la stessa decisione degli elettori. Perché dovrebbero fare la riserva indiana nel Pd? Oltre che minoranza, sarebbero minoritari e insignificanti. Chi ha più sentito Bobba o la Binetti?». Insomma, Veltroni si farebbe condizionare dai Radicali e avrebbe imposto la «pax veltroniana» che è un «alibi per evitare ogni confronto interno»: allora «all’Assemblea costituente del Pd, forse, sarà bene interrogarsi sulla leadership e una gestione poco collegiale. Altrimenti, avrebbe ragione padre Sorge: Veltroni ha così semplificato la politica italiana da far sparire anche il partito dell’opposizione».



Nel quartier generale del Pd c’è molto stupore, incredulità per parole così accese e una voglia di reagire duramente a quello che una volta era considerato l’unico giornale cattolico amico. Ma le smentite di un esodo arrivano subito proprio da Bobba e Binetti. La senatrice teodem spiega che da parte sua «non c’è alcuna remota intenzione né di uscire dal Pd né di promuovere una scissione». Ed Enzo Carra rifiuta l’idea di dipingere i cattolici come a degli opportunisti pronti a sbarcare altrove. A liquidare come «fantasie» l’ipotesi dell’emorragia cattolica è il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, mentre il vicecapogruppo del Senato Luigi Zanda parla di «espressioni cattive, violente e ingiuste».



Il problema è che la sciabolata di Famiglia Cristiana mette oggettivamente in difficoltà tutta la componente ex Margherita-Popolari che da tempo sono alle prese con un’analisi del voto che li indica come l’anello debole del mancato sfondamento verso il centro moderato. Tra l’altro tutto questo succede nel giorno in cui Franco Marini plaude alla leadership di Veltroni e alla sua capacità di fare sintesi anche con i Radicali. E’ chiaro che i cattolici del Pd si sentono sotto schiaffo e vedono in quella del settimanale dei Paolini come una mossa politica tutta pro Pdl. A reagire è tutta la filiera che ha buoni rapporti con Oltretevere. A cominciare dall’ex ministro Giuseppe Fioroni che definisce l’editoriale «ingiusto e troppo "radicale"». Per Marco Follini c’è «una punta di severità di troppo». Il capogruppo alla Camera Antonello Soro lo definisce «inaccettabile» e bolla il settimanale come «fazioso»: «Così non fa un buon servizio ai cattolici». «Nelle critiche al Pd - è insorta Rosy Bindi - Famiglia cristiana esprime una posizione che mi pare arretrata». In difesa di Veltroni e anche dei Radicali è scesa in campo anche l’ala laica dell’ex Ds, con in testa Anna Finoccharo che si dice «davvero stupita: quello che più sorprende è la durezza dei toni e di certe affermazioni, come quelle sprezzanti nei confronti dei Radicali». E poi ha aggiunto Franceschini «i cattolici nel Pd sono tantissimi tra gli elettori».

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