giovedì 5 giugno 2008

Bonino sul Papa: parole patetiche davanti ai vescovi

Bonino sul Papa: parole patetiche davanti ai vescovi

Corriere della Sera del 3 giugno 2008, pag. 6

Emma Bonino definisce «patetico» il discorso del Papa davanti alla Cei e le sue parole provocano una dura reazione da parte del mondo cattolico che le definisce «vergognose» (Rocco Buttiglione) e «un attacco patetico» (Laici di Don Orione).
Il caso scoppia quando il vicepresidente del Senato, interrogata da Radio radicale, critica le affermazioni di Benedetto XVI. «Non avevo voglia - sostiene - di rimettermi nella coazione a ripetere per cui il Papa dice e un altro risponde, ma rispetto all’intervento di pochi giorni fa, quando il Papa ha detto "ho il cuore pieno di gioia per il clima politico in Italia" e poi subito dopo ha detto che sarebbe più contento se si finanziassero le scuole private cattoliche, e gli ospedali cattolici, non so trovare un altro aggettivo, l’ho trovato patetico».
L’esponente radicale definisce poi «una diminutio che un grande leader religioso a vocazione mondiale nella riunione della Cei si dà come orizzonte l’Italia e questo passaggio della cronaca politica italiana». La considerazione finale di Bonino è «si va ben al di là dell’ingerenza, abbiamo un governo, poi un governo ombra e poi c’è un altro governo ombra ben più potente». E sono del tutto «patetici gli osanna di quasi tutto lo schieramento politico».
Il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione coglie in questo intervento «l’odio anticristiano di Emma Bonino. La Chiesa non interferisce, la Chiesa semplicemente parla a nome di quelli che condividono il suo pensiero, espone ragioni di cui tutti sono liberi di tenere conto o non tenere conto, ragioni che possono essere confutate in un dialogo razionale». E di «attacco patetico al Papa» parla il movimento laicale di Don Orione. «L’intenzione vera - avvertono quelli del movimento - è di mettere a tacere il Papa e la Chiesa». Sostenere che in Italia si starebbe costruendo «un modello teocratico è assurdo soprattutto perché in questo Paese è stato impedito al Pontefice di parlare all’Università di Roma e dichiararsi cattolico sembra ormai un valore aggiunto».

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