domenica 22 febbraio 2009

Veronesi boccia il ddl Calabrò sul testamento biologico, ok da mons. Fisichella

La Repubblica 21.2.09
Il senatore, protagonista delle polemiche sul testamento biologico, all’inaugurazione dell´anno accademico
Arriva Marino e Genova si spacca proteste e manifestazioni all´università
Veronesi boccia il ddl Calabrò sul testamento biologico, ok da mons. Fisichella
di Michela Bompani

GENOVA - Polemica e assedio all´inaugurazione dell´anno accademico di Genova. Ospite d´onore, sabato 28 febbraio, nell´aula magna dell´Università, sarà il senatore Ignazio Marino, ex capogruppo del Pd nella commissione Sanità del Senato (poi "sostituito" dalla teodem Dorina Bianchi) che, nei giorni scorsi, ha invocato il referendum se dovesse essere approvato il disegno di legge in materia presentato dal centrodestra. Dopo il deflagrare del caso Englaro, l´Ateneo genovese suscita l´attenzione nazionale per questo ospite protagonista del dibattito politico e che all´inaugurazione dell´anno accademico parteciperà con l´intervento «La legge e la bioetica al confine tra umanità e progresso scientifico». La polemica infatti è ancora accesissima: solo ieri l´oncologo Umberto Veronesi ha definito "un obbrobrio giuridico" il ddl della maggioranza, che porta la firma del senatore Calabrò, mentre per monsignor Fisichella, presidente della pontificia Accademia per la Vita, l´adozione del testo da aprte del Senato "è un buon passo".
Marino è genovese, ha un pedigree scientifico di prim´ordine (è professore al Jefferson Medical College di Filadelfia) ed autore di una proposta di legge sul testamento biologico, e un paio di mesi fa era stato invitato dal rettore Giacomo Deferrari a tenere una "lectio magistralis". Allora nessuno ebbe nulla da ridire, ma l´esplosione del caso Englaro ha cambiato le carte in tavola e ora il rettore si ritrova suo malgrado al centro di una bufera. Oggi l´arrivo di Marino spacca gli studenti, lacera il corpo accademico e crea problemi anche nel mondo della sinistra genovese. I giovani di Comunione e Liberazione stanno preparando un documento da distribuire il giorno dell´inaugurazione, contestando le convinzioni del senatore. Mentre gli studenti della sinistra si riuniranno lunedì per organizzare una contromanifestazione in favore del senatore Pd.
Inoltre il vicepresidente della Regione, Massimiliano Costa, cattolico, ex Margherita e compagno di partito di Marino, annuncia che non parteciperà alla cerimonia: «Ho altri impegni - spiega - e poi non condivido la posizione del senatore Marino, che ha agitato l´opzione referendum quasi come un ricatto, ancor prima di vedere che tipo di legge si sta discutendo». Costa precisa che questa assenza non inficia il rapporto di stima e fiducia che la Regione ha nei confronti dell´Università e del Rettore Giacomo Deferrari: «Vado d´accordo con il Rettore, sono in disaccordo con Marino sul referendum: e poi credo che la scienza e la politica dovrebbero rimanere separate».
A tentare di "invadere", pacificamente, la cerimonia (da alcuni ribattezzata «inaugurazione del (d)anno accademico»), ci saranno i ragazzi dell´Onda, già in assemblea nelle diverse facoltà per proseguire la lotta anti-Gelmini. Ma il fronte della protesta non si esaurisce qui: voci del dissenso potrebbero levarsi anche tra gli stessi "togati", che vorrebbero cogliere l´occasione per rivendicare l´intoccabilità della radice pubblica dell´Università.

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