sabato 14 febbraio 2009

Bioetica: da Marino alla Bianchi, giallo in casa Pd

Bioetica: da Marino alla Bianchi, giallo in casa Pd

Corriere della Sera del 13 febbraio 2009, pag. 9

di Maria Antonietta Calabrò

Non esiste nessun «caso Marino», la linea del Pd sul testamento biologico non cambia. Walter Veltroni «non ci sta». E respinge le accuse poiché non è vero che Ignazio Marino sia stato avvicendato come capogruppo del Pd nella Commissione sanità del Senato dove si sta discutendo la nuova legge (la cui necessità ha sottolineato ieri anche il presidente della Camera, Fini) per presunti contrasti sulla posizione del partito. E stato lo stesso leader democratico a chiarire «il giallo». I sospetti di un repentino cambiamento di fronte erano nati dal momento che in Commissione il nuovo capogruppo è Dorina Bianchi, che all`inizio della loro formazione aveva aderito ai teodem (i cattolici del centrosinistra) ed era stata relatrice della legge 40 sulla fecondazione assistita. Veltroni ha reso noto che «il senatore Marino, eletto presidente della commissione d`inchiesta sulla sanità pubblica, ha chiesto lui stesso di essere sostituito». E poi ha affermato: «Chi è stato eletto (cioè la Bianchi, ndr) esprimerà, come ha dichiarato, la posizione del Pd. E il Partito democratico, è il mio impegno personale, sosterrà il diritto di ciascuno a esprimere, in casi come quello di Eluana, la propria volontà sulla fine della propria vita». «Io ho annunciato direttamente il mio "no" al disegno di legge del governo e ancora ieri, ho ribadito - ha scritto Veltroni in una lettera inviata a La Repubblica - il sostegno alla battaglia di Beppino Englaro». A metà mattina, la Bianchi ha inviato una dichiarazione alle agenzie, nella quale afferma: «La mia posizione è quella contenuta nella mozione sul testamento biologico presentata dal Pd qualche giorno fa, firmata anche da Anna Finocchiaro e Ignazio Marino, e respinta dall`aula del Senato». Ma ha anche detto di «non aver firmato nessun disegno di legge sul testamento biologico, perché avevo una posizione di grande dubbio e molti interrogativi sulle tematiche che riguardano la fine della vita». «In realtà - spiega la senatrice Pd (radicale) Donatella Poretti - Marino è stato eletto presidente della Commissione d`inchiesta due mesi fa, il i8 novembre. Quindi quello che ha destato il sospetto sono i tempi: io avevo chiesto alla presidente del gruppo Finocchiaro di attendere ancora, per evitare equivoci. Così non è stato. Prendo atto di quello che ha detto Veltroni, ma il caso è servito a stanare il segretario del Pd».

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