mercoledì 1 aprile 2009

L´emendamento cerca un compromesso su nutrizione e idratazione

La Repubblica 1.4.09
Biotestamento, prove d´intesa Pd-Pdl La Cei a Fini: "Lo Stato etico è un´altra cosa"
L´emendamento cerca un compromesso su nutrizione e idratazione
di Giovanna Casadio

Il testo, che modifica quello del Senato, visionato dal presidente della Camera. Bocchino: il ddl cambierà. Tempi lunghi per l´approvazione

ROMA - Non ci stanno. I vescovi bacchettano Gianfranco Fini sul biotestamento. Al congresso del Pdl, smarcandosi da Berlusconi e dalla maggioranza, il presidente della Camera aveva parlato di una legge - quella appena approvata al Senato - «da Stato etico», augurandosi perciò che alla Camera, dove le norme sul fine-vita stanno per arrivare, si cambi registro e lo Stato laico batta un colpo. Ma la Cei dà l´alt: «Lo Stato etico è decisamente un´altra cosa e la Chiesa cattolica non l´ha mai avuto in simpatia. Lo Stato etico c´è quando ci sono delle costrizioni e non mi sembra che ci si trovi in queste condizioni», biasima il segretario della Conferenza episcopale, monsignor Mariano Crociata. Per i vescovi la legge va definitivamente approvata, e in fretta. Benché sia inutile, dal momento che la volontà del malato espressa nel biotestamento, non è più vincolante e spetterà al medico l´ultima parola.
I laici del centrodestra hanno fatto già sapere che queste norme finiranno in cantina e ci resteranno per un bel po´. Insomma, prima delle elezioni europee è escluso che il biotestamento approdi nell´aula di Montecitorio. Slittamento in vista fino all´autunno? «Non lo so, e non credo. Però posso dire al cento per cento che ci saranno modifiche», ammette Italo Bocchino, vice capogruppo Pdl, amico personale di Fini. Alcuni deputati del Pdl hanno intanto firmato tre emendamenti preparati dai parlamentari Pd, Eugenio Mazzarella, Sandra Zampa e Paolo Corsini. Una proposta bipartisan e ragionevole, la definiscono, sull´alimentazione e l´idratazione artificiale, che è poi il punto più controverso e che ha scosso l´opinione pubblica nel caso di Eluana Englaro. Mazzarella, che è un filosofo, ne spiega l´obiettivo, di tradurre cioè «il diritto mite in buonsenso», di puntare a «un´etica della situazione». In concreto, resta il principio che idratazione e nutrizione artificiale sono sostegno vitale. Inoltre, il rifiuto espresso nel biotestamento resta vincolante per il fiduciario, una sorta di continuità della sua libertà. Però il fiduciario dovrà concordare le decisioni con il medico curante e con i familiari e qui si riconosce che il testamento non sia obbligante, se si valuti che ci sia un beneficio terapeutico per il paziente. Tra i primi firmatari del centrodestra ci sono Fabio Granata, Stefano Caldoro e Francesco Pionati.
Un emendamento che anche Fini ha avuto occasione di leggere. Del resto, ricalca quello che a Palazzo Madama aveva presentato la cattolica Albertina Soliani e che la radicale Emma Bonino aveva votato giudicandolo una mediazione intelligente. Di modifiche possibili parla anche Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl. «È indispensabile cambiare la legge uscita dal Senato che è inutile e anzi dannosa», rassicura il capogruppo del Pd, Antonello Soro. E Livia Turco rincara: «La Camera non ratifica un bel nulla, si ricomincia daccapo».

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