sabato 9 maggio 2009

La rivoluzione sessuale di Obama "tagli" ai predicatori dell´astinenza

La Repubblica 9.5.09
La rivoluzione sessuale di Obama "tagli" ai predicatori dell´astinenza
Tolti i fondi ai programmi di Bush. Il Vaticano: attacco alla famiglia
E nella "Giornata nazionale di preghiera" la Casa Bianca cancella il rito pubblico
I finanziamenti andranno a programmi che parlino anche di anticoncezionali
di Alberto Flores d’Arcais

NEW YORK - Giovedì era il «giorno nazionale della preghiera» e Barack Obama l´ha onorata «pregando privatamente». La Casa Bianca non è andata oltre un laconico commento, ma il piccolo strappo del presidente Usa rispetto a un´usanza che negli anni di Bush si era consolidata - quella di una pubblica preghiera nella residenza presidenziale - ha irritato non poco i gruppi della destra cristiana. Nel silenzio del Gop - nessuna protesta ufficiale è arrivata dal partito repubblicano - a guidare le critiche ci hanno pensato la rete televisiva Fox (una bella inquadratura della Casa Bianca con la scritta «amen, adieu»), il guru delle radio conservatrici Rush Limbaugh - oggi vero leader della destra americana - e Shirley Dobson, presidente della «National Day of Prayer Task Force» che negli ultimi otto anni era stata sempre invitata alla cerimonia alla Casa Bianca: «Siamo profondamente delusi. In questo momento della storia del nostro Paese speravamo che il presidente comprendesse più profondamente l´importanza della preghiera».
In realtà Obama non ha fatto altro che ripristinare una tradizione che risale agli anni di Truman. Il «giorno nazionale della preghiera» venne infatti creato dal Congresso nel 1952, ed è considerato la giornata in cui i cittadini si raccolgono a pregare per il bene dell´America. In mezzo secolo poco era cambiato ed è solo con George W. Bush che la cerimonia era diventata di fatto una «preghiera ufficiale» alla Casa Bianca.
Obama fa dunque un nuovo strappo con il suo predecessore, il cui successo coincise con il boom della destra cristiano-evangelica.
Nel giorno della preghiera, poi, Obama ha preso un´altra decisione che irrita evangelici e destra, quella di tagliare i fondi pubblici destinati ai programmi di astinenza sessuale tra i giovani. Un programma che la Casa Bianca di Bush aveva lanciato e sostenuto con forza, grazie al quale la destra cristiana aveva avuto accesso a notevoli finanziamenti (cento milioni di dollari) e che adesso verrà in larga parte sostituito da «iniziative di prevenzione, anche religiose e di comunità, delle gravidanze dei teenager», in cui sono previsti anche modelli «sperimentati e sicuri». Ossia l´uso degli anticoncezionali.
Sono piccoli segnali di una svolta che non piace neanche al Vaticano. Ieri l´arcivescovo Raymond Burke, Prefetto della Segnatura Apostolica, ha accusato Obama di «promuovere una agenda contro la vita e contro la famiglia», definendo poi uno «scandalo» la decisione della università cattolica di Notre Dame, nell´Indiana, di invitare Obama a tenere il 17 maggio il discorso alla cerimonia di laurea, e di conferirgli anche una laurea «honoris causa». Troppo, dice Burke, considerato che nelle ultime settimane (ad esempio concedendo fondi federali ad organizzazioni che consentono l´aborto) la nuova amministrazione «ha danneggiato la fondamentale società rappresentata dalla famiglia».
Obama è molto attento a non urtare i sentimenti religiosi di una nazione ancora fondamentalmente cristiana (nelle sue varie chiese e forme), ma è altrettanto attento alle altre religioni (molto apprezzato è stato il seder per la Pasqua ebraica alla Casa Bianca) e anche ai non credenti. Del resto, l´ondata evangelica è in pieno riflusso e sui temi sociali la Casa Bianca è inevitabilmente destinata a scontrarsi nel prossimo futuro con la destra religiosa. Nel caso Obama scegliesse come giudice della Corte Suprema una donna gay (due le possibili candidate) la campagna di Fox, Limbaugh e delle varie organizzazioni di destra sarebbe durissima. E anche il Gop, partito in piena crisi, sarebbe costretto a prendere posizione.

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