mercoledì 7 aprile 2010

Ore di attesa anche in Vaticano

Ore di attesa anche in Vaticano

Il Sole 24Ore del 30 marzo 2010

Carlo Marroni

Quando il cardinale Angelo Bagnasco ha parlato delle elezioni regionali indicando ai cattolici di votare peri candidati anti-abortisti è stato fin troppo chiaro che parlava di Emma Bonino (e Mercedes Bresso). Poco importa che anche Renata Polverini sia favorevole al mantenimento della legge 194: la sola idea che una radicale storica possa stringere la mano a Benedetto XVI è davvero troppo.
Il testa a testa nello spoglio che rende fino a tardi incerto il risultato nel Lazio tiene con il fiato sospeso gli esponenti italiani della Santa sede - dove pur ribadendo la «non negoziabilità» del valore della vita e della famiglia serpeggia un cauto realismo politico ma anche del Vicariato. E proprio al cardinale Agostino Vallini considerato vicino al cardinale Bertone - è stata affidata una posizione più moderata e attenta anche alle opzioni sociali. Di certo oltre Tevere l’idea di avere la Bonino alla guida della regione «è un ulteriore passo nel processo di secolarizzazione», e le voci che hanno lanciato l’allarme non sono mancate. Avvenire si è mostrato molto combattivo, e uno spaccato di quello che serpeggiava nel mondo cattolico lo ha messo in luce il Foglio, che ha parlato di ampie fasce di cattolici, preti e laici di Roma e del Lazio, che appoggiavano la Bonino. Al di là dei valori non negoziabili, in ballo c’è soprattutto la gestione della sanità, che nel Lazio contaben43 ospedali della galassia riferibile al Vaticano, come emerso da un’inchiesta del Sole 24 Ore. Ma se nel Lazio c’è incertezza, di certo al Nord sfonda la Lega, forza politica su cui da tempo le gerarchie hanno puntato. Era dicembre quando Bertone, disse: «Il presidio del territorio un tempo era appannaggio di vescovi e parroci, e sappiamo quanto è importante dentro la
Chiesa il concetto di territorialità. Oggi va considerato che la Lega è una forza politica fortemente radicata nel territorio».

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