domenica 8 maggio 2011

In Aula oggi il ddl che vuole imporre l’obbligo di alimentazione e idratazione forzata

l’Unità 27.4.11
In Aula oggi il ddl che vuole imporre l’obbligo di alimentazione e idratazione forzata
Sitin a Montecitorio del comitato Coscioni. Oltre duemila gli emendamenti presentati
Sul testamento biologico fretta elettorale di Pdl e Lega
Dibattito soffocato, il Pdl vuole procedere a colpi di maggioranza. Casini presenterà una richiesta di inversione dell’ordine dei lavori per accelerare l’iter del ddl. Marino: «Legge che viola la libertà di cura».
Jolanda Bufalini

La legge che prevede l’obbligo di idratazione e alimentazione in ogni caso, escludendo che si tratti di un trattamento sanitario, torna oggi all’ordine del giorno dei lavori d’aula alla Camera. Al punto dieci, quindi con buona probabilità di slittare se non fosse che Pier Ferdinando Casini e l’Udc hanno cambiato idea rispetto alla capigruppo che ha votato l’ordine dei lavori. Il 19 aprile, a fronte della richiesta di Pdl e Lega di esaminare il provvedimento entro aprile, ad opporsi furono proprio l'Udc e il Pd. Ma, in seguito, il vice presidente dell'Udc alla Camera, Gian Luca Galletti rese nota la disponibilità del gruppo a lavorare «anche oltre i giorni e i tempi previsti». Poi l'annuncio di Casini che questo pomeriggio presenterà la richiesta, sostenuta da Pdl e Lega, di inversione dell’ordine del giorno. A questo punto, secondo il relatore di maggioranza Domenico Di Virgilio per i tempi sull’approvazione, tutto dipende dal documento economico finanziario per il quale l’Aula è prenotata giovedì, il presidente dovrà decidere se calendarizzare il testamento biologico venerdì per andare al voto, presumibilmente, la settimana successiva, oppure, se sarà rinviato il testo finanziario, «si potrebbe arrivare al voto venerdì stesso».
Una prospettiva che non piace affatto alle opposizioni che considerano il ddl anti-costituzionale, far questi il senatore Ignazio Marino: «Se non è incostituzionale dire che i pazienti sono costretti a sottoporsi a cure mediche io non so cosa lo sia». I deputati radicali eletti nelle liste del Pd ha presentato 2000 emendamenti, cercando così di scongiurare l’approvazione in tempi rapidi di un provvedimento che «in realtà ha bisogno di dibattito e di maturazione delle coscienze». 69 sono gli emendamenti presentati dall’Idv e altrettanti dal Pd, 49 quelli del gruppo e una ventina da parte dei singoli deputati. Fli ha presentato un emendamento sostitutivo di tutto il testo. Ma, prima degli emendamenti, in Aula si dovranno discutere le eccezioni di costituzionalità.
Dunque, nonostante l’accelerazione che la maggioranza tenta di dare al provvedimento, magari per trovare un tema su cui compattarsi rispetto ai tanti motivi di divisione, l’iter della legge, nello slalom con il documento economico-finanziario, potrebbe non essere facile. L’accelerazione alimenta i sospetti di strumentalità, per Margherita Miotto, capogruppo Pd agli Affari sociali: «L'uso che la destra fa del Ddl sul testamento biologico la dice lunga sulla loro strumentalità su questa materia. Impediscono che la discussione su un tema così delicato abbia la necessaria continuità. Hanno imposto il rinvio in Aula ad aprile in modo da soffocare il dibattito con i tempi contingentati, adesso sono presi da una improvvisa fretta.
In piazza Montecitorio, dalle 16, si svolgerà il sit in convocato dalla associazione Coscioni, parteciperà anche Ignazio Marino: «La maggioranza del Pdl deve spiegare perchè chi ha vinto le elezioni può sopraffare la libertà individuale sulla scelta delle cure mediche».

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