mercoledì 8 dicembre 2010

una nuova materia per le scuole superiori «Introduzione alle religioni»

l’Unità 5.12.10
Pd: una nuova materia per le scuole superiori «Introduzione alle religioni»
Alla proposta hanno aderito 22 parlamentari di quasi tutti i gruppi
Per Giovanna Melandri servirà a «colmare la lacuna attualmente presente nella scuola circa la conoscenza delle grandi esperienze religiose di tutto il mondo». Apprezzamento da parte dei rappresentanti di tutte le fedi
di Gian Mario Gillio

Con una conferenza stampa alla Camera, i deputati del Pd Giovanna Melandri, Jean-Leonard Touadi e Andrea Sarubbi, assieme a Paola Frassinetti del Pdl, hanno presentato una nuova proposta didattica denominata Introduzione alle religioni. «L’appartenenza religiosa si legge nella proposta di legge a prima firma Melandri, che ha già visto l’adesione di 22 parlamentari di quasi tutti i gruppi torna a essere una delle componenti essenziali dell’identità degli uomini e delle donne del nostro tempo». L’insegnamento dell’Introduzione alle religioni è inserito come materia di studio obbligatoria nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria superiore. Sono abilitati all’insegnamento i laureati in discipline umanistiche assunti in seguito a concorso pubblico; è prevista un’ora settimanale di insegnamento per ogni classe. Dunque al centro della proposta vi è l’analisi del fenomeno religioso quale elemento trasversale all’esperienza umana e alle culture. Uno sguardo alle grandi tradizioni religiose (induismo, buddhismo, ebraismo, cristianesimo al quale verrebbe prestata particolare attenzione e islam) attraverso l’analisi dei relativi testi sacri, delle tradizioni, delle culture e delle identità dei popoli.
MELANDRI: CONTRO L’ATTUALE LACUNA
«Una nuova materia ha spiegato Melandri che, senza voler minimamente intaccare la funzione ed il ruolo riconosciuti all’insegnamento della religione cattolica (Irc) dalle disposizioni concordatarie, vuole colmare la lacuna attualmente presente nella scuola circa la conoscenza delle grandi esperienze religiose di tutto il mondo. Ciò consentirà, a partire dall’approccio ai testi di riferimento, di cominciare a dotare gli studenti di quegli strumenti culturali idonei a comprendere la pluralità che caratterizza la società di oggi. Pensiamo, ad esempio, alle nuove generazioni nate e cresciute in uno spazio multiculturale e interconfessionale».
AQUILANTE: PROPOSTA IMPORTANTE
Il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha sottolineato l’apprezzamento per un’iniziativa che appoggia: «Questa proposta è importante in quanto allinea l’Italia all’Europa e tiene conto del fatto che la nostra società si presenta sempre più multiculturale e multi-religiosa. Soprattutto ha proseguito Aquilante apre ad una nuova laicità che favorisce lo sviluppo delle capacità critiche nel processo formativo».
Fondamentale si legge nella proposta di legge che adeguato spazio sia riservato anche alle tradizioni religiose orientali. Non solo per dare agli studenti la possibilità di coglierne la ricchezza spirituale e artistica, ma anche come risposta di civiltà al crescente e diversificato fenomeno migratorio. Ad appoggiare l’iniziativa erano presenti anche rappresentanti delle diverse fedi: Sandro Di Castro, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Giorgio Ferri, dell’Unione degli atei e degli agnostici e razionalisti, e Alessandro Paolantoni, segretario generale dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia.

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