tag:blogger.com,1999:blog-5990266781690600542024-03-13T11:14:38.615-07:00Politica e ReligioneFrancesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.comBlogger187125tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-20154679569817903932020-05-15T15:26:00.000-07:002020-05-15T15:26:12.392-07:00CATTOLICESIMO E PROTESTANTESIMO NELLA POLITICA<br />
<div class="c1" style="line-height: normal; text-align: justify;">
Giorgio Quartara <o:p></o:p></div>
<div class="c1" style="line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="c1" style="line-height: normal; text-align: justify;">
La Donna e dio<o:p></o:p></div>
<div class="c1" style="line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="c1" style="line-height: normal; text-align: justify;">
CAPITOLO <span style="mso-ansi-language: IT;">1.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="c2" style="line-height: normal; text-align: justify;">
CATTOLICESIMO E PROTESTANTESIMO
NELLA POLITICA<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p3" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
Il<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">raffronto
tra la teologia politica dei Cattolici e quella dei Protestanti impressiona al
massimo: un abisso profondo separa le due sette principali del Cristianesimo
nei canoni che concernono l’assetto legislativo della famiglia a partire dalla
Riforma e dal Concilio di Trento: le differenze religiose non interessano lo
studio giuridico delle principali fedi del mondo e della storia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La riforma dei Protestanti ha rigenerato
politicamente il Cristianesimo, togliendolo dalla antitesi colla Natura, colla
vita terrena, col bene individuale e pubblico, con la libertà, con la scienza,
con lo Stato: il Concilio Cattolico di Trento ha negato tutto. Da allora i
Protestanti concedono il matrimonio ai preti, a loro somma lode e a beneficio
sociale; talvolta permettendo perfino il sacerdozio alla moglie; hanno
conseguentemente soppressi per sempre, non tollerandone più il ritorno, i
monasteri, dove intisichiscono le monache, e i conventi, dove i frati si
trasformano in cancrena nazionale, e ogni altro ordine religioso a cominciare
dai Gesuiti; riammettono il divorzio al posto dell’orrenda invenzione sancita
al Concilio di Trento della seperazione personale; nè più ostacolano la
parificazione delle madri e dei figli illegittimi ai legittimi: escludono dai
Sacramenti il matrimonio, la confessione, la estrema unzione, tre armi
terribili per dominare i mariti mediante il tramite delle mogli, per spiare la
società, e sedurre talora il bel sesso, per carpire i testamenti; nè essi
organizzano il clero, all’interno e all’esterno, perfino come forze
diplomatiche in pericolosa e inammissibile concorrenza con lo Stato; nè
insidiano la scienza nelle proprie e nelle altrui scuole ed Università; non
invadono la magistratura coi propriì adepti; non ricattano i Governi coi loro
voti elettorali e parlamentari, provinciali, comunali al fine di ottenere leggi
antiumane e previlegi medioevali; non ottenebra</span>no <span style="mso-ansi-language: IT;">la stampa periodica e libraria con l’indice
vaticano e con la censura secolare; non erigono a moralità quanto è difforme,
e a immoralità quanto è conforme alla Natura; non si pongono diplomaticamente
nel campo opposto alla Patria, come il Vaticano favorevole nel 1915 agli Imperi
Centrali e nel 1940 agli Anglo-Americani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Dopo il Concilio di Trento le direttive
cattoliche, diametralmente opposte alle protestanti, non hanno più mutato. Ogni
riforma legislativa proposta dai Governi nell’indirizzo classico romano le ha
trovate avversarie irriducibili in qualunque nazione<i style="mso-bidi-font-style: normal;">. </i>Quotidianamente le tesi politiche cattoliche si possono leggere
riaffermate in ogni giornale o in ogni periodico del partito clericale .dall’«
Osservatore Romano » alla « Civiltà Cattolica </span><span style="font-family: Arial;">». </span><span style="mso-ansi-language: IT;">Il Vaticano
esige la fede incondizionata anche nella politica: il credere ciecamente senza
l’uso della critica, contro la ragione, l’avallo incondizionato alle asserzioni
più assurde, appunto... perchè assurde: e fa leva sui suoi seguaci colla paura
della morte e col miraggio dell’oltretomba.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Così ridotto il Cristianesimo dal Cattolicesimo, </span><span style="font-family: Arial;">. </span><span style="mso-ansi-language: IT;">non dal Protestantesimo, si susseguono la condanna della ragione, proprio
da parte di Pio IX nell’Enciclica 8 dicembre 1849, l’ulteriore condanna del
progresso nella Enciclica 8 dicembre 1864; la condanna di ogni sana riforma
giuridica famigliare nell’Enciclica 9 gennaio 1901</span><span style="font-family: Arial;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">sul matrimonio Cristiano <i style="mso-bidi-font-style: normal;">(recte et
vere </i>« cattolico </span>»), <span style="mso-ansi-language: IT;">il
Decreto 22 marzo stesso anno del Santo Uffizio contro l’educazione sessuale
della gioventù e contro l’eugenetica, e così via sempre lo stesso. Un raffronto
anche superficiale tra le tre religioni rivelate, e consorelle, </span>l’ebraica,
<span style="mso-ansi-language: IT;">la cristiana, la mussulmana, basate
su interviste dirette concesse da Dio ai suoi rabbini, di presenza senza </span>nemmeno
l’<span style="mso-ansi-language: IT;">uso di radio trasmittente e ricevente,
riduce il Cattolicesimo a una contraffazione dell’odioso Buddismo. Dei tre </span>attori
principali <span style="mso-ansi-language: IT;">delle tre fedi <i style="mso-bidi-font-style: normal;">rivelate </i>di Mose per l’Antico </span>Testamento,
di Gesù <span style="mso-ansi-language: IT;">Cristo per il Nuovo
Testamento, di Maometto per il Corani, l’unico ammissibile e quest’ultimo,
propugnatore di una morale superiore alla attuale europea e americana; il
peggiore è il secondo, Cristo, l’unico dei tre, infatti, condannato al patibolo
dalla equilibrata giustizia romana, saggia più che mai in questo caso, come
emerge dai riflessi cattolici nei diritto positivo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Gli ebrei e i cristiani, figli questi spirituali
di quelli, giacché Gesù nacque israelita e si cambiò appena per l’acqua
lustrale di San Giovanni Battista, ma non potè assorbire il sangue dei suoi
degnissimi seguaci latini, basano i loro canoni sulla Bibbia: la quale, in
entrambe le sue parti, l’Antica ebraica e la Nuova cristiana, si concreta
inferiore al Corano, quanto il segno patibolare della Croce è meno estetico del
simbolo etereo della Mezza Luna.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il Cristianesimo deve il suo trionfo sull’eccelso
paganesimo dei Gentili non già a virtù propria etica e filosofica, ma
esclusivamente a due motivi: alla promessa nuova della ulteriore vita in
Paradiso, eternità gradita allo spirito di conservazione di ogni essere
vivente; e allo sfacelo interno romano per il prevalere dei pretoriani sui
politici, il che aprì contemporaneamente le frontiere alle invasioni dei
barbari ed alla fede di origine orientale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Sovente si ode ripetere che i teologi hanno
pervertito il verbo di Cristo: espressero tale opinione anche scrittori quali </span>gli <span style="mso-ansi-language: IT;">Enciclopedisti. Dante stesso fa dire a Beatrice,
nel Canto XXIX del Paradiso: «</span><span style="font-family: Arial;">.... </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;">quando è proposta la Divina Scrittura </span></i><span style="mso-ansi-language: IT;">o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">quando <span style="mso-bidi-font-style: italic;">è torta</span></i>». Errore: chi così ritiene si ferma alle eccezioni,
quali quella concernente il preteso e inesistente divieto cattolico, non
protestante, del divorzio e della parificazione degli illegittimi ai legittimi.
Ma per il resto no: ad esempio per la Santa inquisizione no: per il sacerdozio
no: per l’anarchia sociale no. Nella realtà Gesù fu il più prete dei preti, il
più papa dei papi, il più clericale dei clericali: e talora i Protestanti
stessi danno una bella prova, a loro volta, di torcere la Divina Scrittura, ma
lodevolmente a fine di bene e di utile sociale. Se talune dottrine politiche
dell’Antico e del Nuovo Testamento fossero applicate alla lettera, la razza
umana verrebbe condotta alla sua estinzione sulla terra, e non ne resterebbe
più traccia se non nei fossili, come di tante altre razze di altri animali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Tre sono le vittime principali del Cattolicesimo,
in contrapposto politico al Protestantesimo: la </span><span style="font-family: Arial;">. </span><span style="mso-ansi-language: IT;">donna, la
scienza, la libertà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Specie contro la donna, e quindi contro la
famiglia, la vera la esistente la naturale, il Cattolicesimo si è accanito
dalle sue origini ad oggi, modellandosi invariabilmente sulle religioni
patriarcali più retrograde: inespiabile colpa, perchè Cristo è sorto
nell’ottimo regime famigliare romano, come il suo padre teologico Mosè era
sorto nell’ottimo regime famigliare egizio. E l’uno e l’altro i due artefici
della Bibbia, all’opposto del veramente grande Maometto, si sono basati
legislativamente sulla soggezione del sesso debole, sul ratto e sulla compera
della donna, quindi sulla schiavitù della moglie e della prole. La Bibbia, gli
atti degli Apostoli, gli scritti dei Santi Padri, il Diritto Canonico, le
Encicliche dei Papi, i Concordati tra i Governi e la Santa Sede, creano
l’antitesi più mostruosa tra i due sessi, tra la licenza dei maschio e la
schiavitù per la femmina. Legislazione la quale invero non avrebbe nulla a che
vedere con la salvezza dell’anima, se questa esistesse, ma allontanerebbe
alquanto la fedele dalle cupide volte dei templi cattolici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Se l’abisso politico </span><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">l’unico che interessi tra Cattolicesimo e Protestantesimo data palesemente
dalla Riforma e dal Concilio di Trento, le sue origini rimontano molto più
addietro, si confondono addirittura con le stesse origini del Cristianesimo:
l’abisso appare profondo già allorchè il Cattolicesimo, sopraffacendo le altre
sette cristiane, riuscì ad imporsi non già come culto libero fra i vani ammessi
dalla tollerantissima Roma pagana, ferrea punitrice appena dei reati religiosi,
ma addirittura come religione di Stato nel 313, con l’editto famoso di
Costantino il Pio, e come setta «catholica » unica ammessa, nemmeno come
Cristianesimo; Dopo, nel sesto secolo, l’abisso tra i « catholici </span>» <span style="mso-ansi-language: IT;">e le varie sette « protestantes </span>» fu <span style="mso-ansi-language: IT;">scavato più profondamente, e orridamente, da un
altro imperatore... romano del Bosforo, da Giustiniano. Costantino manomise la
Patria, dopo vinta la guerra civile con Licinius, trasportando nel 330 la
capitale da Roma a Bisanzio, dopo di chè chiamò quest’ultima città, dal proprio
nome, Costantinopoli, fece assassinare il proprio figlio Crispo, indi
decapitare la propria suocera Fausta, e regnò da par suo dal 306 al 377; solo
un simile individuo, servitosi della politica per attuare indisturbato la
propria criminalità, poteva eleggere a religione di Stato il Cattolicesimo, e
quindi cominciare la sostituzione delle divine leggi romane cogli infernali
canoni dei Cristiani. I quali, per tali benemerenze, gli tributarono l’epiteto
di Pio. Il suo complice, dopo più secoli, Giustiniano, demone in veste umana a
lavare il cui sangue non sarebbero bastate le acque del mare, compì l’opera
giuridica criminosa dal 527 al 575, affiancato sul trono imperiale, dalla
moglie Teodora, già megera da circo, nel quale ella si esibiva ignuda e poi si
vendeva per poca moneta ai soldati e ai marinai. Giustiniano ordinò la ricerca
nelle biblioteche e presso i privati delle classiche leggi romane, e la loro
distruzione; fece del pari rintracciare e bruciare ogni copia delle duemila
opere dei più grandi giuristi che siano mai esistiti, magnificenza di Roma e
tesoro mondiale, e vi sostituì la sofisticazione del suo <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Corpus Iuris Civilis, </i>composto di quattro libri: Codice, Digesto,
Istituzioni, Novelle. Ora i Cattolici fanno insegnare nelle Università proprie
e nell’e laiche, dove sieno alle cattedre i loro correligionali, che il diritto
romano non sia già quello di Roma ma quello di Bisanzio, plasmato dalle
sagrestie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il Cattolicesimo, in cambio dell’appoggio concesso
sempre ai peggiori delinquenti, perchè raggiungessero lo scettro, chiesero il
guiderdone politico che soltanto da siffatti eletti potevano sperare:
l’applicazione del rogo ai proprii avversari, e la sostituzione dei canoni
degeneri alla classica legislazione famigliare di Roma. Ne fà incredibile
manifestazione il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Codex </i>surrichiamato
di Giustiniano. Quel C<i style="mso-bidi-font-style: normal;">odex, </i>novità
inconcepibile, che si inizia, come qualche raro codice contemporaneo di Stato
latino, colla affermazione del Catechismo e col divieto di discuterlo: così al
Libro 1°, titolo I</span>: <span style="mso-ansi-language: IT;">« <i style="mso-bidi-font-style: normal;">De Summa Trinitate ed de fide Catholica et
ut nemo de ea publice contendere audeat </i></span><span style="font-family: Arial;">». </span><span style="mso-ansi-language: IT;">Quel C<i style="mso-bidi-font-style: normal;">odex, </i>che al titolo II crea privilegi
ecclesiastici ignoti fino allora: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">« De
sacrosantis eeclesiis et de rebus et privilegiis earurn </i></span><span style="font-family: Arial;">». </span><span style="mso-ansi-language: IT;">Quel <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Codex </i>che al titolo III,
dopo aver aggiunti altri privilegi per gli asceti e pei monaci, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">«asceteriis et monachis </i></span>», <span style="mso-ansi-language: IT;">vieta o permette il matrimonio ai preti: </span>« <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;">De
nuptiis clericorum vetitis sea permissis </span></i><span style="font-family: Arial;">». </span><span style="mso-ansi-language: IT;">Di quel C<i style="mso-bidi-font-style: normal;">odex, </i>che al titolo V sugli atei e sui
protestanti di varia spécie </span>« <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;">de haereticis et manchaeis et samaratiis </span></i>» <span style="mso-ansi-language: IT;">giunge a porre il braccio secolare al servizio
della nascente Santa Inquisizione, giusta il Vangelo, giunge alla persecuzione
di ogni dissidente dalla fede </span>« <span style="mso-ansi-language: IT;">catholica
</span>», <span style="mso-ansi-language: IT;">alla forzata clausura, alla
fruttuosa disereditazione, a ogni strazio del cuore della mente del corpo, fino
all’estremo supplizio del rogo: così all’articolo 4: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">« In mortem quoque inquisitio tendatur... Sed nec filios heredes
existere aut adire permitltimus »; </i>all’art. 6: « <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Nec<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vero impius libros... aut
legere aut describere quisquam audeat: quos diligenti studio requiri ac
p!ublice comnburi decernamus </i>»; all’art. 8: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">« ultimo etiain supplicio coerceaniur qui<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>illicita docere temptaverint </i></span><span style="font-family: Arial;">». </span><span style="mso-ansi-language: IT;">(Cfr. ottava
edizione Weidmanios, curata da Paolo Krueger, Lipsia 1906).<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">O divina sapienza pagana! oh divina tolleranza
romana oh divina civiltà precedente Gesù Cristo! dove e da chi foste annientate
diabolicamente? Parlano i codici, se pur la storia tacesse! Ma non tace: e la
sua voce tramanda inesaurabilmente l’orgia di fetore, supremo come nei
lupanari, di quelle corti imperiali, dove impazzavano eunuchi e presbiteri,
ladri e assassini, intenti tra un delitto e l’altro alla sistematica
demolizione di ogni impalcatura dello Stato romano: parla la storia e tramanda
come si uccida la patria, come si distrugga il popolo (1).<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">In Roma classica, cioè fino al secondo secolo
dell’era giustamente detta volgare, lo Stato non entrava nè nella conclusione,
nè nello scioglimento del matrimonio, il quale era basato esclusivamente
sull’amore e sulla reciproca libertà dei coniugi, purchè fosse provveduto
economicamente alla moglie e alla prole: quindi le madri e i figli erano
legittimi sempre, la donna era giuridicaniente pari all’uomo, la dote era in
genere data dal marito alla moglie e non viceversa: non esisteva reato di
adulterio; lo Stato manteneva i poveri; per la tutela della famiglia vigevano,
all’occorrenza, due mezzi giuridici: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">l’actio
de partu agnoscendo, </i>perché la madre potesse far riconoscere all’infido il
parto avvenuto; <i style="mso-bidi-font-style: normal;">l’actio de liberis
agnoscen</i>dis, perché i figli potessero farsi riconoscere dal padre, o, nei
casi di paternità dubbia, dai vani padri, responsabili <i style="mso-bidi-font-style: normal;">pro-quota: </i>regola ottima, in parte riprodotta da qualche
legislazione o da qualche moderna giurisprudenza germanica, anglo-sassone, e
perfino dalla <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sacra Rota Romana, </i>regola
che elude le evasioni e le eccezioni, e che consente la libertà sessuale
assoluta, indispensabile nei momenti di crescita troppo rapida della
popolazione, al fine di limitarla secondo natura, al di fuori delle assurdità
teologali del prete protestante Malthus (2). Pietro Bonfante, le cui <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Istituzioni </i>di Diritto Romano erano
costantemente consigliate agli studenti da Vittorio Scialoja, entrambi
collaboratori del primo progetto di Codice Civile, col riconoscimento del
matrimonio di fatto, abbandonato nel secondo<o:p></o:p></span></div>
<div class="p17" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">progetto per le pressioni del Vaticano, riassumeva
come segue l’insieme del diritto matrimoniale romano alle pp. 170 e segg. della
III edizione, non ancora castrata come le numerose successive: <o:p></o:p></span></div>
<div class="p17" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">« Il matrimonio romano si scioglie pel venir meno<i style="mso-bidi-font-style: normal;"> dell’affectio maritalis </i>nell’uno e
nell’altro dei coniugi o in <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></i>entrambi. Questo e non altro è il
divorzio romano <i style="mso-bidi-font-style: normal;">(divortium<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="p17" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></i><span style="mso-ansi-language: IT;">o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">repudium). </i>Esso non è già un
istituto separato del matrimonio, bensì una conseguenza del concetto del
matrimonio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Se questo esige un accordo
continuo, quando tale accordo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>viene a
mancare, necessariamente l’uomo o la donna non possono più essere ritenuti
marito e moglie. Ciò era così, vivamente sentito dai Romani, che non solo essi
avrebbero considerato un assurdo il concepire che il matrimonio per duri
cessato l’accordo dei coniugi, ma riguardano altresì come turpe, ed era vietato
dal diritto per la tutela della moralità, il vincolarsi espressamente a non
fare divorzio o a pagare una penale in caso di divorzio (seguono i testi
latini).<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il divorzio per sua natura
non doveva esigere forme, come<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non ne
esigeva il matrimonio. Un semplice avviso a voce o per iscritto <i style="mso-bidi-font-style: normal;">(per litteras) </i>o per messaggio <i style="mso-bidi-font-style: normal;">(per nuntium) </i>doveva<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bastare... Gli è soltanto con l’imperatore
Giustiniano che incomincia la lotta vera contro il divorzio, il cui esito
finale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>doveva, nel Medio Evo, sotto
l’influenza cristiana canonica,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>indurre
una profonda alterazione nel concetto dei matrimoni.. Fu soltanto nel Medio Evo
che il diritto canonico mutò il<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>concetto del matrimonio e lo rese indissolubile di sua natura. E’
singolare per le idee moderne in proposito, che a tal uopo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il diritto canonico stesso abbia trasformato
la conclusione del matrimonio in un contratto. L’istituto moderno del divorzio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quale esiste in molte legislazioni, non fa
che ordinare una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>serie di cause di
annullamento di matrimonio, e non risuscita affatto il divorzio romano inerente
a un’idea tutta diversa del matrimonio </span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Tale la legislazione classica romana. A questa si
contrappone la Cattolica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Costantino il Pio sancì per la validità
dell’unione matrimoniale la benedizione del sacerdote, senza la quale i figli
diventavano illegittimi, parole che egli si vantò di avere inventate. Egli
colpì gli illegittimi, da lui creati nella legge, con la incapacità di
succedere, e limitò i loro diritti agli alimenti. Giustiniano rincarò la
degenerazione, stabilendo nella Novella LXIV che tali figli andassero distinti
in varie categorie. Quelli di brevi amori « non dovevano nemmeno portare il
nome di figli naturali; essi non hanno diritto ad alcuna pietà, l’unione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dei loro genitori non è che il frutto di un
accoppiamento detestabile, e non deve dar loro la facoltà nemmeno di chiedere
gli alimenti</span><span style="font-family: Arial;">».</span><span style="mso-ansi-language: IT;"> </span><span style="font-family: Arial;">. </span><span style="mso-ansi-language: IT;">E alla
Novella LXXXIX Giustiniano aggiunse: « I figli nati dall’accoppiamento, noi non
vogliamo chiamare ciò col </span>nome <span style="mso-ansi-language: IT;">di
matrimonio, incestuoso criminale proibito, non porteranno più la denominazione
di figli naturali,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non dovranno essere
nutriti dai loro genitori, ne profittare in nessun modo delle leggi vigenti </span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Vincolata in questo modo bestiale la conclusione
delle nozze, anche la loro dissoluzione non potè più avvenire, senza che il
Tribunale intervenisse a giudicare se due coniugi dovevano convivere ancora
sotto lo stesso, tetto o no, sotto le stesse coltri o no, se dovevano ancora
baciarsi, odiandosi, e prolificare o no: e per giunta anche il Tribunale ebbe
le mani legate a quattro casi, inviando poi sovente il potere esecutivo in
convento che se ne avvalesse! Naturalmente la quantità delle nubili crebbe a
dismisura, malgrado il circa pari numero dei due sessi, naturalmente le sedotte
abbandonate, i figli di nessuno, gli aborti si moltiplicarono all’infinito;
perché l’uomo era diventato autorizzato a sposarsi, non quando di fatto si
sposava, ma quando credeva, come credeva, se credeva: intanto poteva e può
godere quante donne è capace, avere quanti figli gli piaccia, rimanendo sempre
immune da responsabilità, e poi vecchio e cadente impalmare una adolescente
delle più floride: e la percentuale dei matrimoni male assortiti divenne uno
scandalo ininterrotto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Se una parte della legislazione
Costantiniana-Giustiniana è restata sepolta nel fango e nelle tenebre dell’età
di mezzo tra la romana e l’attuale, la parte concernente la Santa Inquisizione,
i cui bagliori si riverberano appena nell’indice del Vaticano e nella censura
del governo, viceversa la parte famigliare di quella legislazione <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Catholica </i>sopravvive invariata nei
codici statali delle nazioni latine, salvo qualcuna per qualche legge: come la
Francia pel divorzio, non per il resto dei diritti famigliari.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La vergine e la sposa del milionario sono schiave
della falsa morale e del codice cattolico, come la vergine e la sposa del
bracciante. Il Dio fatto uomo accomuna nella infelicità ricchi e poveri, e fa
procreare nella schiavitù degli uteri quegli uomini che non sanno governare, nè
all’interno, nè all’estero.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Le statistiche ufficiali indicano a quante
centinaia di milioni, a quanti miliardi, tirando le somme del vecchio e del
nuovo mondo, ammontino le vittime martirizzate dalle leggi cristiane, da
Costantino il Pio e da Giustiniano ad oggi. Invariabilmente! (3)<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Purtroppo i preti cattolici, a differenza dei
protestanti, sono allevati nei seminari e nelle scuole ecclesiastiche fin dalla
più tenera infanzia, e vi apprendono non solo la teologia, ma l’intera
istruzione, ben sofisticata: così essi hanno alterati il cuore e la mente e
divengono incapaci, come i loro istruttori, di ragionare e di sentire, e
continuano a tramandare nei futuri preti i vecchi principii canonici, che
verranno poi proiettati nelle legislazioni civili. Invece il clero protestante
segue di solito le scuole comuni laiche, e, dopo laureato, frequenta un corso
annuale di teologia. Sarebbe utile che lo Stato costringesse il clero cattolico
a istruirsi allo stesso modo, proibendogli l’entrata nei seminarii qualora non
fosse già diplomato in una scuola laica, qualora non fosse di età maggiorenne,
qualora non fosse già ‘coniugato, alla pari dei preti cattolici marroniti e
greci unificati, figli diletti del Vaticano. Lo Stato del pari dovrebbe
proibire i conventi, trasformandone gli immobili in case della maternità, degli
orfani, dei derelitti, e adibendovi le monache e i monaci attuali, vietandone
le nuove ordinazioni. Finalmente dovrebbe proibire la confessione e la estrema
unzione. Se le poche riforme anticattoliche, quali quelle di Cavour, di
Bismark, di Combe svanirono, si deve alla mancata emancipazione femminile, cioè
al mancato ritorno delle leggi famigliari al diritto romano classico: nelle
sofferenze volute dalla legge atroce attuale, la donna rimane il perno non
della religione, ma del clericalesimo. Solo la riforma della legge famigliare
guarirà d’incanto la politica cattolica fra la stessa maggioranza dei credenti,
e colmerà l’abisso che separa le due politiche teocratiche delle branche
principali del Cristianesimo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Perfino tra i più fedeli al Papato l’etica
naturale ebbe i suoi difensori ardenti contro gli insegnamenti morbosi e
degeneri. Fra i pensatori cattolici poderosi, i quali ebbero la ventura di non
sortire il,rogo dei molti Giordano Bruno, nè il carcere dei molti Galileo
Galilei, uno del sedicesimo secolo merita un rilievo particolare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">San Tomaso </span>Moro, <span style="mso-ansi-language: IT;">l’oriundo di Venezia </span><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">come ha dimostrato Padre Domenico Regi nella biografia del 1681 </span><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">divenuto Primo Ministro d’Inghilterra, decapitato per la sua dedizione
inflessibile alla Santa Sede da Enrico VIII, e canonizzato nella Città del
Vaticano il 19 maggio 1935, fra la massima pompa, presenti ventimila fedeli,
tra cui ottomila pellegrini britannici </span>in <span style="mso-ansi-language: IT;">maggioranza protestanti, e a lato principi reali e
diplomatici del mondo intero, segnò nel 1516, un lustro avanti l’apparire degli
Anabattisti, e un anno prima di Lutero, l’inizio del ritorno alle profonde
concezioni di Platone, molto ampliato poco dopo da Frà Tommaso Campanella di
Calabria, anche pei concetti sui perfetti rapporti amorosi fra i sessi, e non
limitatamente per l’idea filo-comunista, come fa la Chiesa Cattolica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Tommaso Moro, ora riconosciuto Santo, fu sempre
difeso dai Cattolici e ritenuto uno dei seguaci più ortodossi. Il Santo resta
inscindibile dall’opera Sua <i style="mso-bidi-font-style: normal;">l’Utopia, </i>che
egli non rinnegò giammai, Nè certo si è canonizzato l’autore per anatemizzare
il libro del Santo umanista, col quale tentò fra i</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Arial;"> </span></i><span style="mso-ansi-language: IT;">primi il ritorno, sia pure parziale e non esteso
quanto quello del suo successore Frà Tommaso Campanella, alle profonde
concezioni platoniche. Infatti i cattolici d’oggi, specialmente all’estero,
hanno messo in rilievo il paralellismo tra alcune idee del<i style="mso-bidi-font-style: normal;">l’Utopia </i>a tendenza comunista e la dottrina sociale della Chiesa
Apostolica Romana, quale affermata nella Enciclica <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Rerum novarum </i>di Leone XIII, e nella Enciclica <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quadragesimo Anno </i>di Pio XI: vedasi tra gli altri, Padre Grunehaum
Ballin nella prefazione da lui premessa alla più recente traduzione francese <i style="mso-bidi-font-style: normal;">dell’Utopia, </i>edita da Albin Michel nel
1934. Ora, se il libro è ammesso, ogni sua parte rimane accoglibile, se non
accolta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">L’Utopia fra grande ricchezza di temi, e basti
ricordare le pagine sulla politica internazionale dell’Inghilterra nel Secolo
XVI, sempre invariabile, e perciò viva pittura di quanto eseguirà anche quattro
secoli più tardi alla pace del 1919, affronta il nodo gordiano dell’assurdità
matrimoniale cristiana, non mantenuta dalla Riforma: la pretesa di vigilare lo
scioglimento del matrimonio coi suoi motivi in ogni caso, senza la pretesa di
vigilare la conclusione del matrimonio, come ad esempio facevano gli Incas
nella loro logica e ammirevole legislazione matrimoniale, monumento eccelso di
sapienza umaima (4). Tommaso Moro affronta la pretesa cattolica nel modo
classico, come Platone colpisce alcune leggi greche, e sostiene la reciproca
nudità visiva pei fidanzati prima che pronuncino il « sì » fatale, nel capitolo
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Degli Schiavi </i>(Edizione Daelli, del
1843):<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">« Nell’eleggere le mogli (gli Utopisti) tengono un
modo a mio parere ridicolo, ma riputato da loro prudentissimo. Una onesta
matrona mostra la vergine, o vedova che sia, nuda allo sposo; e parimenti un
uomo di gravità mostra il giovane nudo alla giovinetta. E biasimando io questo
costume come inetto, essi all’incontro risposero che si meravigliavano assai </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">della
pazzia delle altre genti, le quali nel comperare un cavallo, ove si tratti di
pochi denari, vanno tanto cautamente a che lo vogliono vedere senza sella,
acciocehè .sotto quella non avesse qualche piaga, e in elegger la moglie, la
quale può dare o sollazzo o dispiacere mentre che dura la vita, sono tanto
negligenti che si contentano di vedere la donna quasi </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">tutta
coperta, anzi di non vederne che il volto: e tuttavia potrebbe essa nascondere
qualche difetto... pel quale non a mai si vorrebbe averla presa... e veramente
tale bruttura potrebbe nascondere sotto gli abiti, che la moglie sempre fosse </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">odiosa
al marito: ed a questo si debba provvedere con leggi prima che segua l’inganno,
quando essi soli (gli Utopisti) </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">di tutte quelle nazioni sono contenti di una sola
moglie, né<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si scioglie il matrimonio se
non per l’adulterio, o per altre </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">intollerabili molestie».
<o:p></o:p></span></div>
<div class="p21" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Cioè per i casi indicati da Cristo nel Vangelo di
San Matteo; tuttavia limite nefasto, se giuridicamente imposto, alla selezione
sessuale e all’automatico principio di popolazione. Naturalmente la stessa
osservazione di San Tommaso Moro a favore del marito si deve intendere e
ripetere a favore della moglie di fronte ai difetti dello sposo, il quale per
giunta dovrebbe essere l’unico uomo che la vergine accosta nella sua vita
amorosa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">San Tommaso Moro accenna ad altri principii
umanistici, quali il libero esercizio per il gentil sesso di tutte le
professioni, la sacerdotale compresa: ed in genere egli si rifà sovente a
Platone e alla miglior letteratura classica dei Greci e dei Romani, dei cui
testi egli riempie la biblioteca degli Utopisti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 13.0pt; mso-line-height-rule: exactly; tab-stops: 23.5pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Alla nudità dei fidanzati corrisponde la moralità
intera concepita dal Santo per l’amore, nel capitolo <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Pellegrinaggi degli Utopisti: <o:p></o:p></i></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">« Essi definiscono la virtù: vivere secondo
natura. a Dio non ci ha dato altro destino... Ma sprezzare la bellezza,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>diminuire le forze, mutare la destrezza in
pigrizia, estenuare a con digiuni il corpo, fare ingiuria alla sanità, e
rifiutare gli a altri sollazzi della natura a noi concessi, se non fosse per </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">giovare
alla Repubblica, reputano una sciocchezza, e che a</span> <span style="mso-ansi-language: IT;">questo nasca da un animo crudele e ingrato alla
natura, i </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">cui benefici rifiuta, come sdegnandosi di essergliene
debitore,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e specialmente facendosi
questo per una vana ombra di virtù, </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">ovvero per sopportare
con minor dispiacere le avversità, le quali forse mai non verranno. Questo è il
loro parere circa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la virtù e la
voluttà; e se Dio non ne ispira ad essi un migliore, credono che non se ne
trovi altro più saggio </span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Un altro grande campione umanista della Chiesa
Romana, salvato dalla stessa, e meritevole del più alto elogio anche da parte
dei credenti, fu un frate domenicano della seconda metà del secolo di San
Tommaso Moro: Padre Tommaso Campanella, di Calabria, Egli, per le sue idee
umaniste, fu dal Re di Spagna incarcerato, torturato e segregato per oltre
venticinque anni: in sua difesa intervenne energicamente papa Urbano VIII, che
ne ottenne la liberazione, e frate Campanella, dopo un breve soggiorno
contrastato a Roma, riparò in Francia, dove fu grandemente onorato per il resto
della sua, vita da Luigi XIII.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Fra Campanella seguì Platone più in là di San Moro
verso la buona generazione, nei suoi due libri più celebri « <i style="mso-bidi-font-style: normal;">La Città del Sole » </i>e <i style="mso-bidi-font-style: normal;">« Questioni sull’ottima Repubblica, ossia
sulla città del Sole </i></span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il Governo, della <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Città del Sole </i>è immaginato in un triunvirato della Potenza,
Sapienza ed Amore, al quale ultimo (p. 98 dell’edizione Daelli): <o:p></o:p></span></div>
<div class="p21" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">« spetta quanto riguarda la generazione.
Principale suo scopo è dunque che l’unione amorosa accada tra individui
talmente organizzati clic possano produrre una eccellente prole, e si fanno
beffe di noi, che affaticandoci pel miglioramènto delle razze dei cani e dei
cavalli, totalmente trasandiamo quella degli uomini </span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La nudità dei fidanzati è così difesa dal Frate
umanista (p. 108); <o:p></o:p></span></div>
<div class="p7" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">« Siccome poi essi al costume degli antichi
Spartani. tanto maschi che femmine, mostransi nudi negli esercizi ginnastici,
così i precettori hanno mezzo di scoprire non solo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quali siano abili, e quali inetti alla generazione; ma eziandio
possono determinare l’uomo che più conviene ad una data donna, secondo le
rispettive proporzioni corporali... Laonde devesi adoperare ogni diligenza nel
ministerio della generazione e riflettere ai vari meriti naturali, non alle
doti od alle nobiltà fittizie e di menzognera specie. Se una donna non viene
fecondata dall’uomo destinatole, è confidata ad altri... La maggior parte
d’essi essendo nati sotto, la medesima costellazione, riescono consimili ai
contemporanei per virtù, per costumi e per fattezze, e ciò è causa di una
durevole </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">concordia, d’un reciproco amore e d’una
vicendevole sollecitudine di aiutarsi l’un l’altro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><span style="font-family: Arial;">».</span><span style="mso-ansi-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Anche il vestiario è curato avvedutamente da Padre
Campanella, per evitare le confricagioni pericolose alla castità, provocanti il
vizio praticato da Onan nella Sacra Bibbia, ed altri ancora: (5) il buon Frate
descrive (p. 107): « Riguardo al vestito essi portano sulle carni una camicia
bianca... lateralmente aperta in alto e al basso delle gambe, e nel mezzo
dell’ombellico alle natiche fra le estremità delle coscie; gli orli delle
fessure anteriori vengono chiusi da bottoni sporgenti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al fuori; e dai lati da lacci... <i style="mso-bidi-font-style: normal;">E </i>tanto ben fatte sono queste vesti, che... tu discerni chiaramente
e senza timore d’ingannarti le ben proporzionate parti di tutta la persona </span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Tutte le idee platoniche sulla comunione delle
donne e dei figli, con esclusione quindi di abbandonate e di derelitte, di illegittime
o di illegittimi, sono difese ripetutamente da Campanella, il quale osserva
pure, come fece Aristotile e come farà, più tardi il protestante Malthus, che
(p. 170) </span>« <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-ansi-language: IT;">la confusione dei semi frena il concepimento </span></i><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">L’altro libro di Campanella, le <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Questioni, </i>ha una parte molto
interessante, di erudizione immensa, rigorosamente esatta, di valore reale: lo
studio dei vani testi sacri e degli scritti c discorsi appartenenti ai
reverendi Padri, Papi, Santi, che si manifestarono favorevoli a Platone nei rapporti,
sessuali e nei diritti femminili. Costoro tutti sono ignorati da un pezzo
dal<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Vaticano<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Moro e Campanella si sono ispirati molto
giustamente a Platone, di cui hanno riprodotte quasi le stesse parole, e non
solo </span>i <span style="mso-ansi-language: IT;">pensieri, il che si vedrà
esattamente al capitolo XII, dai brani riportati dell’immortale filosofo greco,
precedente Cristo di quasi un mezzo millennio, ma di lui incomparabilmente più </span>« <span style="mso-ansi-language: IT;">cristiano </span><span style="font-family: Arial;">».</span><span style="mso-ansi-language: IT;">, nel
significato volgare ed infondato dell’aggettivo, di più umano: giacchè egli non
mischiò giammai la credenza in una divinità e in un’anima colle feroci
superstizioni cattoliche. Del pari i grandi Romani, seguaci della metafisica,
ricordati da Cicerone nel <i style="mso-bidi-font-style: normal;">De Amicitia, </i>e
precedenti Gesù.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Un grande contemporaneo di Moro e di Campanella fu
di loro più fortunato e più utile al genere umano: il compatriota di Savigny e
di Goethe, il frate agostiniano sfuggito sempre alla mannaia e alla pira, il
Capo della Riforma, il benefattore dell’umanità, oltre che della sua patria,
non già perchè ha negata la confessione, il culto dei Santi, il Purgatorio, la
transubstatazione, quindi la messa e la comunione sotto una sola specie, i
sacramenti eccetto due, eccetto la comunione sotto la duplice specie ed eccetto
il battesimo, invero non troppo conciliabile col matrimonio protestante; ma
perchè ha abolito il celibato dei preti, i conventi, i beni temporali del
clero, i comandamenti della Chiesa, sostituendovi un proprio catechismo, perché
di riflesso ha rigenerato le leggi civili, salvate le classi intellettuali e
dirigenti della sua patria, emancipate dalle aberrazioni teocratiche
cattoliche, che ancora oggi rovinano le nazioni latine: egli, senza aver
lasciato mai l’abito talare, sposò la monaca Caterina di Bora, avendone
parecchi figli, e fu padre amoroso alla pari di Maometto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Lutero aveva una delle doti principali per essere
un realizzatore, dote essenzialmente politica, che mancava a Moro e a
Campanella, forse anche per le diverse circostanze delle rispettive vite:
Lutero aveva una grande oratoria adatta alle, masse, e aveva la protezione dei
principi tedeschi. Moro e Campanella, poi, si fermarono alla speculazione
intellettuale, senza innestarla alla riforma religiosa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La loro nudità limitata ai fidanzati, a differenza
di Platone, fa scandalo? Per pensarlo, bisogna restare ciechi di fronte alla
realtà. L’amore e la procreazione sono regolati dagli Stati moderni nel peggior
modo offerto dalla storia, per tre ordini di motivi: per una moralità falsa,
anzi vera aberrazione; per una legislazione barbara nella conclusione e nello
scioglimento del matrimonio; per la mancanza di pensioni nazionali a favore
delle donne e dei figli poveri là, dove la donna non trova lavoro adeguato e
là, dove le finanze dell’uomo non consentono il mantenimento di più di una
famiglia, pluralità poligamica esistente sovente di fatto o pel divorzio o per
la illegittimità. Le statistiche ufficiali del mondo intero parlano qui un
linguaggio freddamente atro. I numeri elencano una lunga serie di scempi
spaventosi nel sesso femminile e quindi nella prole. Basti citare qualche
esempio ditali piaghe sociali. Ogni anno, la differenza dell’età tra i coniugi
somma a più decine di migliaia di spose vincolate per la vita a mariti più
vecchi di loro di trenta di quaranta e di cinquanta anni! Ogni anno decine di
migliaia di figli illegittimi sono colpiti da una mortalità e da una
delinquenza superiori a quella dei legittimi, e. la serie potrebbe continuare
molto a lungo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La nudità dei fidanzati non correggerebbe certo
totalmente talune statistiche, ma indubbiamente concorrerebbe a ridurle. Una
prova si ha negli Stati Uniti d’America, dove alla mancanza della nudità dei
fidanzati sopperisce la grande facilità dei divorzi, la maggiore facilità
concessa nel mondo moderno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p21" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Le statistiche americane insegnano tre cose: che
il novanta per cento in media dei divorzi avviene dopo la prima notte di
matrimonio, cioè appunto dopo che i fidanzati, trasformandosi in sposi si sono
visti, e non soltanto visti, ignudi; avviene fra coniugi privi dì figli;
avviene per mutuo consenso, cioè senza bisogno che il Tribunale abbia ad
investigare e a sentenziare sui motivi per cui due esseri non intendono più
vivere matrimonialmente insieme. Il tutto come dimostrato nelle accurate
statistiche mondiali ufficiali raccolte nel libro <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Le Leggi del libero amore.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Moro e Campanella nulla ottenero dal Vaticano. In
luogo della nudità dei fidanzati, il Vaticano impone alle donne di non entrare
in Chiesa, se hanno le braccia scoperte, come si legge affisso sul portone
tetro di San Pietro. E sovente urla strida per i vestiari succinti o consimili.
Ancora, dopo ormai molti anni, perdura la eco del suo fracasso per le Najadi
ignude della bella fontana in Piazza dell’Esedra a Roma, é per i cenci bronzei
che volle apposti a mo’ di foglia di fico fra le ben modellate forme<i style="mso-bidi-font-style: normal;">.</i></span><span style="font-family: Arial;">/<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Non si sa se nel mondo moderno si potrà avere una
legge che obblighi i fidanzati a vedersi nudi prima che l’ufficiale pubblico
registri il matrimonio, come avrebbero voluto e Tommaso Moro di Venezia,
canonizzato l’anno 1935, e Tommaso Campanella di Calabria, domenicano liberato
da Papa Urbano VIII. Ma diverrebbe certo realtà consuetudinaria, se ai balli,
alle palestre, ai teatri, alle spiagge, se ovunque le Questure mondiali non
ricevessero più l’ordine ridicolo da sacrestia di violare oltre l’istinto del
pubblico, il quale anche qui ha l’intuito della verità naturale e dell’utilità
sociale; la moda da un pezzo avrebbe agito da sè! la nudità impererebbe!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 13.0pt; mso-line-height-rule: exactly; tab-stops: 10.2pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Non appena nell’ambito politico, dove il
Protestantesimo sarebbe la guida più adatta per una riforma, ma anche nell’ambito
prettamente religioso il Cattolicesimo ha ferventi fedeli e puri Sacerdoti che
appassionatamente sentono la necessità di una evoluzione, presi dal contrasto
tra la loro psiche sinceramente credente e il loro cervello compartecipe alla
scienza moderna. Ma il Vaticano si è opposto anche qui alla evoluzione, in due
modi: sia perseguitando direttamente i riformatori, sia creando una scienza
canonica, specialmente giuridica, la quale tenta a torcere la scienza vera,
nell’Accademia Vaticana, nelle Università Cattoliche, in ogni scuola o in ogni
cattedra clericali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Sopratutto è stato perseguitato un parziale
riflesso dell’Umanesimo, il Modernismo cui tanto si è dedicato il meritevole
Reverendo Ernesto Bonaiuti: le pagine dell’ultimo suo libro <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il Modernismo Cattolico </i>(Ugo Guanda
Editore, 1943) commuovono per la descrizione delle amarezze sentimentali di
tanti giovani preti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Sicché credenti più forti sono giunti alla
conclusione che una Chiesa come la Cattolica, la quale accomunava peccati su
peccati contro l’Umanità intera da secoli e da millenni, andasse senz’altro
distrutta proprio nel suo credo. Così Giuseppe Mazzini. Egli, partendo dalla
osservazione elementare dell’infinita varietà delle religioni attraverso il tempo
e attraverso lo spazio terrestre, varietà che indica evidentemente la fallacia
e la falsità di ciascuno, fra le quali il Cristianesimo resta tra le meno
profonde e le meno elevate, assurge a grande visione credente, la quale sotto
un certo aspetto rende i credi tutti veri, perchè tutti spirituali, e forse
potrebbe trovare riscontro nella realtà scientifica che materia e forza sono la
medesima essenza, e che nulla si distrugge come nulla si crea.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">L’immortale Genovese si esprime così: (6) </span>« <span style="mso-ansi-language: IT;">Lo sviluppo dell’idea religiosa è infinitamente
progressivo: la Storia ci dimostra le religioni transitorie tutte, la Religione
eterna.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le forme si modificano e si
dissolvono. Le religioni si estinguono. Lo spirito umano le abbandona, come il
viaggiatore abbandona i fuochi che lo scaldarono di, notte e cerca altri soli.
Ma la religione rimane: il pensiero è immortale, sopravvive alle forme e
rinasce dalle proprie ceneri </span><span style="font-family: Arial;">».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Storicamente finora è stato così, ma col
progredire della scienza è probabile che lo spirito religioso sia un fenomeno
destinato a sparire nelle masse, come negli individui più colti, per credere
appena la realtà scientifica, forse diversa da come se la figurano oggi le
diatribe degli spiritualisti contro i positivisti.. Comunque la religione
spogliata dal clericalesimo, non può nuocere, anzi <i style="mso-bidi-font-style: normal;">può </i>giovare agli spiriti deboli, timorosi della propria morte o
affranti dalla perdita dei propri cari, E il Clero della campagna specialmente,
in gran parte buono, idealista, come molti religiosi sinceri, può per un certo
tempo ancora giovare nella carità e nella educazione, quando gli siano impediti
i motivi, di diventare nocivo per gli attuali ordina</span><span style="font-family: Arial;"> ‘ </span><span style="mso-ansi-language: IT;">menti cattolici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p34" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Mazzini continua:<o:p></o:p></span></div>
<div class="p34" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
« <span style="mso-ansi-language: IT;">Dio è Dio, e il Popolo è il suo profeta che
manifesta la « legge di Luii </span><span style="font-family: Arial;">».. </span><span style="mso-ansi-language: IT;">« L’umanità è il verbo
vivente di Dio, lo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>spirito di Dio la
feconda e si manifesta sempre più puro, ‘sempre più attivo di epoca in epoca,
in essa... Dio si incarna<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>successivamente
nella umanità». </span><span style="font-family: Arial;">—‘ </span><span style="mso-ansi-language: IT;">« Crediamo che qualunque si
arrogà di concentrare in sè la rivelazione e piantarsi intermediario tra Dio e’
gli uomini, bestemmia </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">». </i><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">« Se io </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-ansi-language: IT;">sono, come credo, nel vero, l’epoca cristiana è
conclusa </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">». </i><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">« Il vecchio Cattolicesimo e morente lasciate che </span>ci <span style="mso-ansi-language: IT;">si agiti nell’agonia». </span><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">« La condanna del Papato non viene da noi, ma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>da Dio: da Dio che chiama il popolo a sorgere e a fondare la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nuova Unità nelle sue sfere dei dominio
spirituale e temporale </span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">». </i><span style="font-family: Arial;">—~ </span><span style="mso-ansi-language: IT;">« Il Papato deve perire.., perché ha falsato la propria missione... ha
ucciso là fede sotto il materialismo.., ha soffocato l’amore in un mare di
sangue ha preteso di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>schiacciare la
liberta e sarà schiacciato da essa ».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p34" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La profezia giusta e sensata del credente Mazzini
non ha, potuto ancora verificarsi per la mancata emancipazione della donna: le
sofferenze della schiavitù non permettono la critica e la evoluzione dei’.
cristiani.. Ma Mazzini, come il suo coetaneo Garibaldi, ebbe il culto.divino
della donna e lasciò scritto:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>«L’angelo
della famiglia è la donna; Madre, sposa, sorella, la donna è la carezza della
vita, la soavità dell’affetto diffusa<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>nelle fatiche, un riflesso sull’individuo della Provvidenza<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>amorevole, che veglia sulla umanità... Le
sole gioie pure e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non miste di
tristezza che sia dato all’uomo di godere sulla<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>terra, sono, mercè quell’Angelo le gioie della famiglia. Non a
tenete in poco conto..».<o:p></o:p></span></div>
<div class="p36" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>libretto
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">I Doveri degli Uomini </i>dovrebbe essere
la Bibbia della moderna umanità!<o:p></o:p></span></div>
<div class="c1" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">***<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Un terzo grande coetaneo di Mazzini, anche lui
grande fondatore della unità d’Italia, Cavour, il vero uomo di Stato, il
realizzatore, dotato anche di intuizione giuridica, sebbene non uscito come
Mazzini da una Università del Diritto, ma da una Accademia Militare quale
cadetto, gettò le basi nel suo principio « libera Chiesa in libero Stato </span>» <span style="mso-ansi-language: IT;">di una graduale riforma ecclesiastica. I suoi
discorsi su questo argomento, restano monumenti di oratoria e di pensiero, e
non per nulla si è sospetta[o il veleno gesuita nella sua immatura morte nel
1861, all’apice della gloria, a soli 51 anni. L’Antica Destra, più liberale e
più colta di tutte le Sinistre Italiane, continuò l’opera sua in un complesso
ammirevole di legislazione ecclesiastica, liquidando l’asse ecclesiastico e
sopprimendo gli</span> <span style="mso-ansi-language: IT;">Ordini e le
Congregazioni religiose. Noti solo quei testi dileggi, ma le discussioni
parlamentari di quegli anni, nei resoconti ufficiali fino al 1873 per quasi un
decennio, devono essere indicati alle nuove generazioni, perché imparino che
sia la sapienza della evoluzione politica. I riflessi importanti si ebbèro
anche nel Codice Civile del 1865, purtroppo abrogato, anziché ritoccato
unicamente nei Diritti di Famiglia, e non già nei soppressi divieti della
ricostituita manomorta. Quelle saggie riforme dei creaori del Risorgimento
andarono distrutte dall’avvento delle Sinistre, perchè i patteggiamenti
elettorali a voto più esteso colle masse cattoliche ciò richiesero: se invece
si fosse andati più lenti nell’allargare il suffragio a elettori ancora troppo
arretrati, come fece l’Inghilterra, pur madre della democrazia, e se non si
fosse mercanteggiato ma imposto il ritiro del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">non<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>expedit V</i>aticano col
rendere il voto non solo un diritto ma un dovere, cioè obbligatorio, si sarebbe
salvata e non spenta la riscossa laica. Ora occorreranno contro il potere
temporale del clero cattolico riforme molto più radicali e drastiche, per
impedire una buona volta per sempre il suo risorgere e la sua invadenza
teocratici nella politica di tutti gli Stati, ma specialmente dei latini. </span><span style="font-family: Arial;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: center;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">***<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Poichè il teologo ha invaso il diritto, è giusto e
necessario che il giurista entri nei canoni colla sua fredda critica
scientifica. E vagli se sia o meno utile distruggere il Cristianesimo, e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>specie il Cattolicesimo, in Europa e nelle
Due Americhe, per studiare non già se risultasse una religione falsa ed
assurda, ma soltanto se pericolosa e nociva al genere umano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il Catechismo Cattolico va semplicemente
riassunto, senza disamina e senza raffronti col Protestante, il tema esulando
completamente dal diritto. Pur tuttavia la sua esposizione farà riflettere se
tale insegnamento possa mantenersi nelle scuole pubbliche, e se debba essere
consentito anche nelle private ai minorenni, secondo paia o meno che le tenere
menti possano essere ottenebrate quando non sono ancora sufficientemente
sviluppate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il testo della Dottrina Cristiana adottato da Sua
Santità Pio XI, sul quale sono stati modellati i manuali italiani di religione
per le scuole elementari, per le scuole tecniche, per le scuole superiori,
ginnasii e licei, è <i style="mso-bidi-font-style: normal;">« conforme ai vigenti
programmi Ministeriali dell’Italia Fascista » </i>come si assevera sulla
copertina: l’acquisto obbligatorio per tanti scolari risulta senza dubbio ben
redditizio economicamente, se non didatticamente. Ed anche spiritualmente: a
coloro che insegnano e a coloro che studiano la Dottrina Cristiana vengono
concesse indulgenze varie: da cento giorni a sette anni di Purgatorio,
gradualmente, secondo gli ordini terrestri-celesti di Papa Paolo V col Breve 6
ottobre 1607, di Papa Clemente XII col Breve 16 maggio 1736, di Papa Pio IX col
Rescritto della Santa Congregazione delle Indulgenze 18 luglio 1877. Sempre per
la diffusione del Catechismo, già le Lettere Encicliche <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Acerbo nimis </i>propugnavano la necessità di impartirne l’insegnamento
nelle scuole pubbliche: la costante ricerca cattolica del braccio secolare,
dell’unione dell’Altare al Trono, dimostra più che all’evidenza, da Costantino
il Pio in poi, come la Chiesa non ritenga evidentemente di riuscire a farsi
credere nè ad imporsi colla persuasione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p25" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Sono dunque da imparare anche nelle scuole
pubbliche, fin dalla più tenera infanzia: il Segno della Croce, il Credo, il
Pater Noster, l’Ave Maria, il Salve Regina, l’Angele Dei e il Requiem, gli Atti
di Speranza, di Carità, di Dolore, i due Misteri Principali della Chiesa, cioè
l’Unità e Trinità di Dio e la sua incarnazione passione e morte, i due
Comandamenti della Carità, il Decalogo, i cinque Precetti Generali della
Chiesa, i sette Sacramenti, i sette Doni dello Spirito Santo, le Tre Virtù
Teologali, le quattro Virtù Cardinali, le quattordici Opere di Misericordia,
delle quali metà corporali e metà spirituali, i sette Vizii Capitali, i dieci
Peccati, di cui sei contro lo Spirito Santo e il resto contro Dio, i quattro
Novissimi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Deve sapersi dagli scolari come scienza: creazione
biblica del mondo e dell’uomo tanto diverse dalla realtà! </span><span style="font-family: Arial;">--- </span><span style="mso-ansi-language: IT;">caduta dell’uomo e promessa del Salvatore, corruzione e diluvio, popolo
eletto </span><span style="font-family: Arial;">— </span><span style="mso-ansi-language: IT;">fisima non particolare agli
Israeliti schiavitù d’Egitto, liberazione di Mosè, ebrei nel deserto, legge,
Giosuè, terra promessa, giudici, re, Davide. Salomone, il Tempio, il Regno di
Giuda, la cattività di Babilonia,, il ritorno, il nuovo Tempio, i Profeti, le
profezie avverate, vita predicazione morte risurrezione ascensione al. cielo di
Gesù ‘Cristo, discesa dello Spirito Santo, apoteosi della Chiesa Cristiana.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">La funzione passiva resta assegnata al fedele,
l’attiva al sacerdote.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il carattere di Ministro di Dio viene imposto dal
Sacramento dell’Ordine per mezzo del Vescovo, il quale somministra
all’investito lo Spirito Santo e insieme la potestà sul corpo reale di Dio
fatto Uomo, quindi di renderLo di nuovo presente nell’Eucarestia, nonché il
potere di governare gli uomini, per condurli alla santità e alla vita beata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il fedele, per ottenere la grazia divina, deve
sovvenire il prete e la Chiesa il più lautamente possibile; ubbidire loro
ciecamente; osservare i Sacramenti, tra cui l’odiosissimo della
indissolubilità; e quotidianamente pregare pregare siccome insegna il Vangelo:
« In verità, in verità Vi dico: quanto domanderete al Padre in nome mio, ve lo
concederà». (San Giovanni, XVI, 23). Dunque: pregando verrà conceduto tutto,
senz’altro, nè fatica, nè lavoro, perchè Dio fattosi Uomo ha ciò promesso e Dio
mantiene le sue promesse: quando non si ottiene la richiesta, dipende sia dal
non saper pregare col debito fervore, sia dal richiedere cose non utili al vero
bene, vale a dire al bene spirituale. Nel pregare giova assai il ripetere
continuamente le stesse litanie: no, non c’è pericolo di offendere Dio quasi
ritenendolo sordo oppure distratto, nè c’è timore di tediarlo fino alla noia,
nemmeno nelle molteplici ed elevatissime sue occupazioni per’ regolare ognora
l’universo intero e annotare i peccati di tutti i viventi: e il credente con
tali ripetizioni, talvolta pure somministrate quali pene dal confessore,
sviluppa eccelsamente le proprie facoltà mentali. Di più’ ancora, ogni qual
volta la persona pia recita il salmo 129, ottiene per le anime del Purgatorio
una indulgenza di cinquanta giorni, se recita alla luce del Sole, e il doppio
se al fioco tremolio ammaliatore delle Stelle: cento giorni per ogni
ripetizione del salmo in onore di Maria Santissima: cinque anni ed altrettante
quarantene, quante volte ripete in comune i misteri del Santo Rosario, purché
abbia una corona in mano: trecento giorni di indulgenza per ciascuna litania
alla Beata Vergine, Sancta <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dei Genitrix, Sancta Virgo Virginum, Mater
inviolata, Virgo Fidelis Spaeculum Justitiae, Vas Spiritualis, Vas Honorabilis,
Vas Insiqnae Devotionis, etc. etc.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Dopo la preghiera, uno dei Sacramenti più propizii
per ottenere, la Grazia Divina, e da ripetersi al possibile, si è l’esercizio
della Confessione, la quale rimette i peccati commessi dopo il Battesimo,
mentre questo lava appena il peccato originale, non commesso dall’attuale
penitente, ma da Adamo ed Eva allorché compirono assieme l’atto immondo della
procreazione, creata ma non voluta da Dio, peccato originale trasmesso perciò
alle generazioni innocenti successive. Il fedele </span>e <span style="mso-ansi-language: IT;">la fedele deggiono accusare i propri peccati
mortali pienamente, senza giammai lasciarsi sopraffare e vincere da una falsa
vergogna, a tacerne alcuno, anche dei più intimi e voluttuosi, deggiono
dichiararne la specie il numero le circostanze più particolari. La fedele in
ispecial modo, sia pur bella fragrante ignara vergine, sia pur avvenente sposa,
sia pur giovane vedova procace, vinca, vinca il rossore, non esiti, si confidi
al confessore maschio, non ne avverta l’eventuale digiuno sessuale, nè lo tema,
non già soltanto perché egli è obbligato al silenzio, e perché egli è dotato e
fornito della facoltà di assoluzione, ma perchè ella, nella persona
intermediaria del ministro di Dio, ella si confessa, direttamente a Gesù
Cristo, il quale sta lì ad ascoltare, tutto, sebbene onnisciente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p4" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Il Sacramento della Estrema Unzione, continua il
Catechismo, avvantaggia il paziente non soltanto come sollievo spirituale, ma
eziandio come vera e propria medicina corporale. S’e tal fiata’ spaventa
orrendamente l’ammalato, come avvenne ad una madre ignara di lasciare i suoi
tre pargoletti, dolcemente assopita, ma resa edotta della morte incombente dal
pio marito per tramite del Sacerdote, cambiando in, disperazione spasmodica la
serenità della morente, questo strazio atroce giova alla salvezza dell’anima!,
Quando la religione giunge a queste aberrazioni superstiziose, non si dimostra
certo un antidoto ma un fomite del male. E giova quanto la tisi acquisita dalle
recluse nella Clausura! Invece non nuoce per le disposizioni testamentarie a
favore della Chiesa, dettate sotto l’incubo della paura. La legge non dovrebbe’
tollerare oltre neanche simili riti: nessuno contrario alla natura e al bene
privato o pubblico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Da quasi due millenni il calendario è costellato
di feste cristiane. Notevoli: la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Circoncisione
</i>o taglio ebraico della carne posta a mobile copertura del prepuzio sul
membro virile divino; il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Corpus Domini </i>o
pasto composto col corpo del Signore e ammannito al fedele nella Comunione, al
prete nella Messa; le <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Pentecoste </i>o
effusione dello Spirito Santo non più nel grembo di Maria Vergine per
fecondarLa di Gesù, ma nel seno della Chiesa per dotarla di ogni benedizione
celeste e renderla arbitra su Angeli e su Demonii, massimamente sugli Angeli
Custodi dei truffatori degli assassini dei lenoni e di simili genìe. Tutti
costoro sono <i style="mso-bidi-font-style: normal;">puri Spiriti. </i>Dio anzi <i style="mso-bidi-font-style: normal;">è purissimo Spirito. </i>Ma di che sono
composti gli Spiriti? Il Catechismo non spiega. Bisogna allora ricorrere alla
scienza, la quale insegna che nell’universo non esiste che la forza, increabile
come indistruttibile: la forza talvolta si trasforma in materia, si coagula per
così dire, e la materia si presenta in varie condizioni: allo stato etereo,
gasiforme, liquido, solido. In ogni caso la forza come la materia è sottoposta
alle leggi della fisica, della chimica, della bilologia, e così via. Di
conseguenza noi siamo parte della forza o materia universali, sempre le stesse
ovunque nella terra o nel cielo, siamo parte coll’intelligenza e coi sentimenti
compresi. Del pari gli Spiriti, puri purissimi o impuri, sono forza-materia,
che è la stessa cosa, e allora sono sottoposti tal quale a tutti i viventi alle
leggi generali, oppure non sono nulla, non esistono. Tanto nel primo quanto nel
secondo caso, il prete a che serve? Perchè occorre un intermediario tra gli
umani e il Purissimo Spirito? Ragionamenti dilemmi domande, superflue,
perfettamente oziose: il Catechismo insegna alla scuola che si deve credere
sulla autorità di Dio ciò che Egli ha rivelato nella <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sacra Scrittura </i>e nelle <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Tradizioni:
</i>petizione di principio poco adatto ad abituare gli scolari alla logica:
credere alla rivelazione di Dio, quando manca la prova della sua esistenza, </span><span style="font-family: Arial;">e </span><span style="mso-ansi-language: IT;">quindi della sua rivelazione, è dare per dimostrato quanto resta a
dimostrare. Il Salvatore, dalla sua apparizione sulla terra, la ha coperta da
un diluvio di sangue fino al 1914 e fino al 1939, e ha affogata la civiltà
pagana, di una superiorità schiacciante sulla Bibbia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Europei ed Americani non dovrebbero arrossire di
conservare tuttavia la scelta, tra tante religioni, del Cristianesimo,
sopratutto del </span><span style="font-family: Arial;">. </span><span style="mso-ansi-language: IT;">Cattolicesimo? Perché non
sostituirvi il Maomettanesimo? o meglio la dolce fede cinese, la quale venera
ancora, come ai primordi di molti credi, la memoria degli antenati e delle
persone migliori, la quale ha per ministri di Dio non il clero ma il padre o la
madre? e si officia non in Chiesa ma in ogni famiglia? E che dire dei popoli
non redenti duemila anni fa dal Salvatore, perché non ancora scoperti da
Cristoforo Colombo o da qualche altro navigatore? Per la stessa ragione è da
temersi che non sieno stati redenti gli esseri che popolano gli altri pianeti
simili alla Terra, astri che si formano, si sviluppano, si dissolvono, per
risorgere nell’eternità dell’infinito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">Note:<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">1 – Giorgio Quartara, La futura Pace, capitolo
XVII, Fratelli Bocca Editori, 1942.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">2 – Giorgio Quartara, Le leggi del libero Amore,
capitoli LXV a LXVIII, Fratelli Bocca editori, 1928.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">3 – Giorgio Quartara, Le leggi del libero Amore,
Libro II per intiero,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Fratelli Bocca
editori, 1928.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">4 – Giorgio Quartara, Un viaggio nel Sud-America,
capitolo XVII, Fratelli Bocca Editori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">5 – Giorgio Quartara, Le leggi del libero Amore,
Capitolo XL,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Fratelli Bocca editori,
1928.<o:p></o:p></span></div>
<div class="p39" style="line-height: 13pt; text-align: justify;">
<span style="mso-ansi-language: IT;">6 – Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini –
Milano e Roma, G. Daelli, 1861, 1891, in 18 volumi. I brani sono riportati dalla
bella sintesi che ne fa ‘La civiltà cattolica’, fascicolo del 18 marzo 1944.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-85753921419685097582020-05-15T12:34:00.001-07:002020-05-15T12:34:55.337-07:00la dottrina diabolica<a href="https://ilghibellino.blogspot.com/2020/05/la-dottrina-diabolica.html?spref=bl">Il Ghibellino: la dottrina diabolica</a>:<br /><br />
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT;">Brenda Maddox <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT;">La dottrina diabolica<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT;">Il controllo delle nascite secondo Wojtyla<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT;">Eleuthera,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1992<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal"><br /></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-ansi-font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT;">Dalla quarta di copertina:<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-ansi-font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT;">Brenda Maddox, scrittrice e giornalista americana che da molti anni vive e<br />
lavora in Gran Bretagna è un’agnostica che però conserva evidenti e dichiarate<br />
radici culturali cattoliche. Il che dà un sapore particolare a questo vigoroso<br />
attacco alla dottrina vaticana sul controllo delle nascite, dottrina<br />
tradizionale ma riaffermatasi in modo radicale con il papato di Wojtyla. Una<br />
dottrina sostanzialmente sessuofobica ed antifemminile clic vorrebbe ricondurre<br />
il sesso a puro strumento di riproduzione e la maternità a punizione della<br />
satanica sessualità femminile. Una dottrina che non è semplicemente<br />
reazionaria. ma che diventa schiettamente assurda, anzi «diabolica» (per le<br />
sofferenze che infligge) quando viene applicata alla drammatica dinamica<br />
demografica del Terzo Mondo e all’emergenza AIDS. quando cioè Wojtyla propone<br />
l’alternativa «sesso senza protezione» (non protetto rispetto alla riproduzione<br />
ma anche al contagio) oppure astinenza. Pura follia. Come dice e argomenta la<br />
Maddox in questo libello scritto nello stile indignato e appassionato della<br />
gloriosa tradizione del pamphleteering anglosassone.<o:p></o:p></span></div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-25749006242081151742020-05-13T09:11:00.001-07:002020-05-13T09:11:52.663-07:00Il Ghibellino: francobollo iraniano per la nascita di gesù<a href="https://ilghibellino.blogspot.com/2020/05/francobollo-iraniano-per-la-nascita-di.html?spref=bl">Il Ghibellino: francobollo iraniano per la nascita di gesù</a>: questo è un francobollo iraniano intitolato: " in occasione della celebrazione della nascita di gesù Cristo" " la di...Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-47869091808141968632014-09-07T13:09:00.001-07:002014-09-07T13:09:09.179-07:00Venezuela: polemica sul 'Padre nostro' chavista<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/oMN8XxMaVms" width="480"></iframe>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-3306156307835163882013-06-08T08:38:00.001-07:002013-06-08T08:38:55.912-07:00Io Firmo il referendum Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per millelink all'evento su Facebook: <br />
<a href="https://www.facebook.com/events/530095877047469/530326823691041/">Io Firmo il referendum Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille</a>:<br />
Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.<br />
<br />
Viene abrogata la disposizione che prevede che anche l’8x1000 di chi non esprime alcuna indicazione venga ripartito tra le confessioni religiose. Effetti: la quota relativa alle scelte non espresse (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno) rimarrebbe in capo al bilancio generale dello Stato anziché essere ripartita in favore soprattutto (al 90%) della Conferenza episcopale italiana. Non si arrecherebbe alcun danno alle attività caritatevoli, visto che il fondo 8x1000 si è moltiplicato per cinque negli ultimi 20 anni, arrivando alla cifra record di un miliardo e cento milioni di euro l’anno!<br />
<br />
“Volete che sia abrogata la legge 20 maggio 1985, n. 222, limitatamente all'articolo 47, terzo comma, limitatamente al secondo periodo: "In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ?"Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-36689408043883214732013-06-01T13:38:00.001-07:002013-06-01T13:38:12.448-07:00Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille | Cambiamonoi<a href="http://www.cambiamonoi.it/referendum/8xmille">Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille | Cambiamonoi</a>:<br />
Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.<br />
<br />
Viene abrogata la disposizione che prevede che anche l’8x1000 di chi non esprime alcuna indicazione venga ripartito tra le confessioni religiose. Effetti: la quota relativa alle scelte non espresse (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno) rimarrebbe in capo al bilancio generale dello Stato anziché essere ripartita in favore soprattutto (al 90%) della Conferenza episcopale italiana. Non si arrecherebbe alcun danno alle attività caritatevoli, visto che il fondo 8x1000 si è moltiplicato per cinque negli ultimi 20 anni, arrivando alla cifra record di un miliardo e cento milioni di euro l’anno!<br />
<br />
“Volete che sia abrogata la legge 20 maggio 1985, n. 222, limitatamente all'articolo 47, terzo comma, limitatamente al secondo periodo: "In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ?"Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-10694071805043728832013-04-14T12:01:00.004-07:002013-04-14T12:01:47.142-07:00Sì ai pantaloni, vincono le deputate turche<div style="text-align: justify;">
<b>La Repubblica </b></div>
<b>12.04.2013</b><br />
<b>Sì ai pantaloni, vincono le deputate turche</b><br />
<b>Una norma del ’23 le costringeva a indossare la gonna in Parlamento. Due anni di proteste</b><br />
<b> Marco Ansaldo</b><br />
<br />
Il caso di Safak Pavey, che ha una protesi alla gamba, ha portato alla modifica della legge<br />
<br />
ISTANBUL
- Le deputate della Turchia sono un gruppo folto (78, su 540
parlamentari). Spesso sono signore dotate non solo di vis polemica e di
capacità politiche di buon livello, ma anche di grande femminilità. E
ieri sono state in grado di vincere una battaglia di forte impatto
sull´opinione pubblica locale e internazionale per i loro diritti
civili. Il Parlamento di Ankara, infatti, ha decretato che nelle aule
dell´Assemblea ora anche le donne potranno indossare i pantaloni.<br />
Il
regolamento interno prevedeva ancora oggi una norma desueta, però
rispettata, sull´abbigliamento delle onorevoli. Dovevano per l´appunto
presentarsi rigorosamente in gonna. Non stretta e sotto il ginocchio.
Una regola che, fino a ieri, andava anche oltre gli austeri ambienti
istituzionali, arrivando negli uffici pubblici e nelle rappresentanze
diplomatiche. C´è ancora chi ricorda quando, in un´ambasciata,
un´impiegata si presentò al mattino al lavoro indossando un paio di
normalissimi calzoni, e fu redarguita con il consiglio di portare un
capo di abbigliamento più appropriato.<br />
Ma la Turchia del 2013, che si
sta trasformando a vista d´occhio sotto il profilo economico, ambendo
non solo ad entrare nell´Unione Europea, ma a diventare nel giro di
pochi anni uno dei dieci Grandi al mondo (secondo gli auspici del
Presidente della Repubblica, Abdullah Gul), non può rimanere al palo su
questioni altrove superate da tempo. Ed è così che è nata l´idea – ben
appoggiata, è necessario dirlo, anche dalla parte maschile del
Parlamento turco – di eliminare quella norma così desueta. La proposta
di modifica della legge è stata presentata due anni fa. Risale infatti
ad allora la polemica descritta sui giornali di Istanbul, la capitale
mediatica del Paese, per le foto pubblicate sulla deputata Safak Pavey,
parlamentare del principale gruppo di opposizione, il Partito
repubblicano del popolo, di ispirazione socialdemocratica, fondato da
Mustafa Kemal, detto Ataturk, padre della Turchia moderna. La donna
portava infatti una protesi alla gamba, resa ben visibile dalla gonna
che la legge la costringeva a indossare. Da lì cominciò il dibattito
sull´opportunità di modificare quell´articolo 56 del regolamento che, a
molti, appariva ormai da buttare. E ieri i deputati hanno infine dato il
loro via libera.<br />
Il divieto risaliva addirittura alla fondazione
della Repubblica turca, nel 1923. Dove la norma oggi incriminata
prevedeva espressamente che le donne in Parlamento potessero indossare
solo la gonna. A suo tempo la misura era stata introdotta per
"deislamizzare" la vita pubblica, in un Paese che usciva dalle rovine
dell´Impero ottomano. Alle deputate era vietato non solo indossare il
velo, ma anche i pantaloni islamici larghi, che pure cancellavano le
forme. Facile ora intuire dove porterà questa forma di liberalizzazione:
a una battaglia parlamentare volta a togliere anche il divieto di
indossare il velo. I laici si oppongono al copricapo, perché lo
considerano non solo un simbolo religioso, ma un elemento di
appartenenza anche politica al partito islamico moderato da 10 anni al
potere in Turchia. La svolta di ieri prelude così a un confronto più
aspro proprio sul velo. E l´ispiratore della riforma è il Partito della
giustizia e dello sviluppo (Akp) del premier islamico Recep Tayyip
Erdogan.<br />
<b><br /></b>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-7287680589860765822011-11-15T09:48:00.000-08:002011-11-15T09:48:03.252-08:00Ministri, nella lista tre poltrone “pesanti” per il mondo cattolico<div style="text-align: justify;">La Stampa 13.11.11</div><div style="text-align: justify;">Ministri, nella lista tre poltrone “pesanti” per il mondo cattolico</div><div style="text-align: justify;">Riconoscimento alla Chiesa per il ruolo nella caduta del governo</div><div style="text-align: justify;">di Fabio Martini</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Michele, il fidatissimo chef ciociaro di Berlusconi, ha dovuto cucinare quello che resterà l’ultimo pranzo a Palazzo Chigi del Cavaliere per un ospite molto particolare: il più probabile successore del suo capo. Per due ore Mario Monti è stato ricevuto a Palazzo Chigi (e non a Palazzo Grazioli) da Silvio Berlusconi nel corso di un pranzo che è servito a chiarirsi le idee, spianare gli ultimi ostacoli verso la nascita del nuovo governo. Il pranzo tra un premier ancora in carica e uno in pectore è stata una delle tante originalità di una crisi politica che, oramai da mesi, sta cambiando la Costituzione materiale del Paese.</div><div style="text-align: justify;">Nel corso della giornata di ieri Mario Monti, ad appena 24 ore dalla sua prima giornata da senatore a vita, ha impresso una decisa accelerazione in vista del conferimento dell’incarico del Capo dello Stato, svolgendo quel giro esplorativo tra i potenziali leader della maggioranza che di solito viene compiuto non prima ma dopo il mandato presidenziale. Prassi inedita, imposta dalla emergenza-mercati: il Quirinale vorrebbe che nel corso della giornata di domani, alla riapertura delle Borse, l’Italia avesse già un nuovo governo, che abbia espletato la prima formalità, quella del giuramento dei ministri.</div><div style="text-align: justify;">Proprio per evitare vuoti di potere, Monti si è imposto una giornata da politico a tutto tondo: in mattinata si è incontrato con Pier Luigi Bersani, a pranzo si è visto con Silvio Berlusconi e nel pomeriggio ha avuto colloqui con Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, in altre parole con tutti e cinque i leader del «pentapartito di unità nazionale». Un lavoro di bulino, che spesso viene esercitato dagli sherpa appositamente incaricati e che invece Monti ha dovuto svolgere in prima persona. Col macigno di Gianni Letta da rimuovere, una grana aggravata dal fatto che il «Richelieu» di Berlusconi ha partecipato al pranzo nel quale Monti ha dovuto comunicare che non c’erano i margini per quella soluzione.</div><div style="text-align: justify;">Nel corso della giornata Monti ha proseguito anche il lavoro di composizione della sua squadra, nel caso in cui oggi venisse incaricato di formare il nuovo governo. Un lavorio che dura da diversi giorni e che si è andato componendo secondo lo schema di gioco iniziale: quello di un governo di soli tecnici. Uno schema che nei giorni scorsi era stato condiviso da Pdl e Pd ma che nelle ultime ore ha vacillato per effetto della pressione del Popolo della libertà a favore di Gianni Letta, ma che alla fine ha tenuto. I ministri con portafoglio saranno dodici come imposto dalla riforma Bassanini, ma quasi certamente se ne aggiungeranno uno o due senza portafoglio, con una drastica riduzione rispetto agli attuali dieci. Forte dimagrimento anche per quanto riguarda i sottosegretari: anche questi tutti tecnici, dovrebbero essere non più di venticinque.</div><div style="text-align: justify;">Interessante anche la filosofia che presiede alla struttura del governo. Molta attenzione al mondo cattolico, che dovrebbe contare due, forse tre ministri chiaramente identificabili. Un’attenzione che sarebbe semplicistico etichettare come «quota Todi», ma che ha due motivazioni. Anzitutto il riconoscimento, certo non esplicito, al contributo che la Chiesa italiana ha dato all’erosione culturale e alla fine anche politica del berlusconismo. Ma c’è un motivo in più: Oltretevere guardano con interesse ma, per ora, senza particolare afflato all’operazione-Monti. Come dimostra quanto scrive il direttore di «Avvenire» Marco Tarquinio: «Non serve solo “tecnica”, ma anche moltissima buona politica» e in ogni caso «l’Italia nonpuò essere commissariata da qualcuno o qualcosa». Dovrebbero entrare nel governo Monti, come Guardasigilli il professor Cesare Mirabelli (docente alla Lateranense e consigliere generale presso la Città del Vaticano), ma anche Stefano Zamagni, bolognese, vicino a Romano Prodi, che ha collaborato alla stesura della enciclica «Caritas in veritate». In corsa anche il rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi. In alternativa a Zamagni - più difficile, ma non impossibile - l’ingresso di Andrea Riccardi, leader della Comunità di Sant’Egidio, mentre sono in caduta le azioni di Umberto Veronesi, una sorta di «uomo nero» per Santa Romana Chiesa.</div><div style="text-align: justify;">Per quanto riguarda il comparto economico, la candidatura di Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia, si sarebbe indebolita per effetto della contrarietà del centrodestra, ma da via Nazionale potrebbe arrivare lo stesso un ministro, meglio una ministra: Anna Maria Tarantola, il cui nome era entrato nel toto-governatore dopo la nomina di Mario Draghi alla Bce. La Tarantola potrebbe andare allo Sviluppo economico. Per quanto riguarda il ministero-chiave, l’Economia, suspense fino all’ultimo. Potrebbe essere lo stesso Monti a tenere per sé l’incarico con un interim, ma il presidente della Bocconi potrebbe chiedere di occupare quella poltrona a Guido Tabellini, dal 2008 rettore alla Bocconi. Molto probabile anche l’ingresso di Giuliano Amato, da tre anni e mezzo non più parlamentare e presidente della Treccani: per lui si continua a ipotizzare un incarico da ministro degli Esteri. Alla Difesa resta forte la candidatura del generale Rolando Mosca Moschini. Come sottosegretario alla presidenza, il favorito è Enzo Moavero Milanesi, già capo di gabinetto di Monti a Bruxelles e prima, consigliere a Palazzo Chigi di Amato e Ciampi. </div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-3102577523367502662011-10-23T13:09:00.000-07:002011-10-23T13:09:00.115-07:00Ieri dibattito con Fisichella, tra un mese forum con Bagnasco<div style="text-align: justify;">La Repubblica 21.10.11</div><div style="text-align: justify;">Ieri dibattito con Fisichella, tra un mese forum con Bagnasco</div><div style="text-align: justify;">Bersani sul fronte cattolici "Dialogo da laico adulto"</div><div style="text-align: justify;">Il segretario pd critica il "negozio dei valori" "Invece si negozia la convivenza"</div><div style="text-align: justify;">di Goffredo De Marchis</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">ROMA - Bersani prende in mano la questione cattolica. Lo fa in prima persona, non delega nessuno. Né i cattolici del Pd, né il potenziale alleato centrista dell´Udc. Lo fa da «laico adulto», una formula che parafrasa e rovescia la famosa battuta di Romano Prodi in risposta all´appello di Ruini a disertare i referendum sulla fecondazione assistita. «Laicità adulta»: per il segretario del Pd vuol dire che un non credente evita di affidarsi solo alle leggi di natura. Semmai si iscrive nel solco di una storia secolare di rapporti tra la laicità e la Chiesa. Mettendo al centro l´uomo. Questo dirà anche il 18 novembre in un´altra sede, alla presenza del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, invitato da Scienza e Vita, la più attiva delle associazioni cattoliche sul fronte dei valori non negoziabili.</div><div style="text-align: justify;">L´appuntamento di ieri è dunque solo un primo passo. Bersani discute di Vangelo e laicità con monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, in un dibattito promosso dalla Congregazione dei figli immacolata concezione e da Elea. Siamo in Vaticano, in una sala di Via della Conciliazione, di fronte a una platea di preti, suore, autorità ecclesiali. In prima fila siede il direttore dell´Osservatore Romano Gian Maria Vian. C´è da rimontare un gap che ormai appare evidente e ancora di più dopo il seminario di Todi. Dove il Forum delle associazioni ha bocciato Berlusconi, ma tra le alternative non ha individuato con certezza un rapporto proficuo con il Pd.</div><div style="text-align: justify;">È Fisichella a confermare come per la Chiesa i valori non negoziabili restano tali. «Nessuno li può sovvertire - dice - e ogni tentativo di volerli limitare non sarebbe privo di conseguenze per il corretto impegno dei cattolici in politica». Fisichella del resto è stato uno stretto collaboratore di Camillo Ruini nei lunghi anni al timone della Cei, cioè strenuo difensore del bipolarismo, del pluralismo dei cattolici negli schieramenti, ma allo stesso tempo inflessibile su diritti e bioetica. Con un sorriso Fisichella definisce "pelagiano" Bersani, eretico che cerca la verità «ma deve ricordarsi che non tutto è lecito perché non tutto edifica». Il segretario del Pd affida la sua risposta a citazioni evangeliche senza usare le sue metafore. Poi entra nel vivo, ossia i valori non negoziabili. «La politica non negozia valori», è la premessa. Ma negozia, si confronta e media sulla «convivenza e sul bene comune». Per Bersani il ruolo della cristianità nella costruzione dell´Europa è innegabile. Ci crede, non fa propaganda. E accetta che la Chiesa intervenga, che metta la sua verità davanti a tutto. «Anche la verità però è un fiume carsico. Quando l´hai trovata non devi smettere di cercarla». Il Pd è un partito, spiega, di credenti e non credenti. Con questo approccio: «Una laicità adulta e orgogliosa non accetta di essere descritta come inconsapevole della dignità dell´uomo». Fisichella parla di un "secondo round" prossimo venturo. E il 18 con Bersani davanti a Bagnasco ci saranno anche Maroni, Alfano, Casini. Una specie di test per il dopo Berlusconi.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-23834017863859957472011-10-21T13:08:00.001-07:002011-10-21T13:08:47.130-07:00Il Partito democratico pellegrino in Vaticano<div style="text-align: justify;">il Fatto 21.10.11</div><div style="text-align: justify;">Il Partito democratico pellegrino in Vaticano</div><div style="text-align: justify;">Dopo il convegno dei cattolici a Todi che ha decretato finito Berlusconi, Bersani dialoga con Fisichella</div><div style="text-align: justify;">di Marco Politi</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Tre giorni dopo il convegno cattolico di Todi Luigi Bersani mette piede in territorio vaticano e difende l’autonomia della politica, rilancia il dialogo tra cattolici e non credenti, esorta a trovare “soluzioni condivise” per far ripartire l’Italia.</div><div style="text-align: justify;">Sarà perché da piccolo ha organizzato uno sciopero di chierichetti, ma nel confronto con il vescovo Rino Fisichella – fresco dell’incarico ricevuto da Benedetto XVI di promuovere la “nuova evangelizzazione” – il segretario del Pd non mostra complessi di inferiorità né cede a tentazioni compromissorie.</div><div style="text-align: justify;">Nel faccia a faccia, organizzato da Piero Schiavazzi per “Eventi Elea” in un palazzo della Santa Sede con tanto di gendarmi vaticani di guardia, si avverte a differenza di altre occasioni l’atmosfera pesante di una situazione del Paese contrassegnata da un drammatico decadimento. Nel parlare di rapporti tra Stato e Chiesa, come si è visto anche dai recenti interventi del presidente della Cei Bagnasco, nessuno può dimenticarlo.</div><div style="text-align: justify;">Forse con qualche nostalgia di troppo per la stagione dello scontro-incontro tra Dc e Pci, mons. Fisichella batte il tasto della frammentazione odierna dell’Italia. “La debolezza della politica – dice – è frutto della debolezza di una società disorientata, paurosa e priva di idealità”. La cura, spiega, non può venire solo dalla politica ma dalla “sinergia” di quanti comprendono la drammaticità del momento. E qui entra in campo l’apporto dell’insegnamento della Chiesa e il richiamo al “diritto radicato nella stessa legge di natura” a cui una “laicità creativa” – neologismo inventato dal monsignore – deve sapersi ancorare per creare uno stato giusto e pacifico che non sia, sant’Agostino docet, una “banda di briganti”.</div><div style="text-align: justify;">Discorso pacato, che si richiama all’intervento di Benedetto XVI al parlamento di Berlino, che però in coda riafferma nettamente i famosi “principi non negoziabili” con un avvertimento duro nonostante la confezione morbida: “Questi principi sono a fondamento di ogni altro impegno a favore dell’uomo nel suo vivere sociale; ogni tentativo di volerli limitare o modificarne l’ordine gerarchico non sarebbe privo di conseguenze per il corretto impegno dei cattolici in politica”.</div><div style="text-align: justify;">UOMO AVVISATO! Il Vaticano avverte il Pd e la Sinistra che continuerà a brandire l’argomento come una clava nei rapporti politici del dopo-Berlusconi.</div><div style="text-align: justify;">Bersani notoriamente non è uomo che buca lo schermo con la sua oratoria, ma qui (memore, chissà, della sua tesi di laurea in filosofia medievale sul “Rapporto tra grazia e autonomia dell’uomo in Gregorio Magno”) trova le parole giuste per farsi capire dall’uditorio. “Non tocca alla politica – argomenta – far negozio né della fede né dei valori né della gerarchia dei valori”. Missione della politica, invece, è “negoziare soluzioni condivise per la convivenza”, per costruire una società in cui l’uomo possa diventare più umano. Nessun accenno a quanto accadde al governo Prodi appena tentò di trovare soluzioni per le coppie di fatto, ma il segnale è chiaro. Non hanno senso atteggiamenti “paralizzanti”. Le mediazioni vanno negoziate per risolvere situazioni concrete ed evitare che in nome dei principi si laceri ancora di più l’Italia. Parla – Bersani – come se si fosse riuniti attorno al tavolo di una cascina di Ermanno Olmi. Senza foga ma con franchezza. Punta il dito contro l’attuale legge sul fine vita, in cui non intravvede lo spirito che anima tante famiglie in situazioni tragiche. “Troviamo soluzioni umane”, scandisce. Si dice disposto ad ogni discussione sulla condizione dell’uomo odierno, che rischia di essere schiacciato dalla tecnica, ma rivendica l’orgoglio laico di tanti non credenti, i quali hanno dato la vita per difendere la dignità dell’uomo e la sua libertà. Anche lui, in coda, lancia il suo messaggio: serve il contributo della cultura istituzionale dei cattolici per rimettere in sesto la democrazia in Italia. Serve il dialogo tra credenti e non credenti per evitare la lacerazione sociale del Paese. </div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-28608282828478222092011-09-27T11:33:00.001-07:002011-09-27T11:33:28.211-07:00Il premier e la Chiesa, amici per forza<div style="text-align: justify;">La Stampa 27.9.11</div><div style="text-align: justify;">Governo, la svolta della Cei</div><div style="text-align: justify;">Il premier e la Chiesa, amici per forza</div><div style="text-align: justify;">Dalle “zie suore” e dagli studi dai salesiani alla difesa delle posizioni ecclesiastiche sui temi etici</div><div style="text-align: justify;">di Mattia Feltri</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">È trascorso un anno esatto dall’uscita del libro dell’arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, nel quale l’autore illustrava con precisione i motivi per cui le gerarchie ecclesiastiche tolleravano il libertinaggio berlusconiano: «È (...) più grave la presenza di principi non accettabili nel programma che non nella pratica di qualche militante, in quanto il programma è strategico ed ha un chiaro valore di cambiamento politico della realtà più che le incoerenze personali» (il libro si intitola “Il cattolico in politica. Manuale per la ripresa”). Il parere, di per sé molto autorevole, ebbe nella prefazione del cardinale Angelo Bagnasco un insuperabile sigillo di qualità: non restava che alzare le mani. Soltanto pochi mesi più tardi, in occasione della dura prolusione del gennaio 2011, Bagnasco segnalò «un evidente disagio morale». E adesso saranno gli esegeti dei documenti episcopali a indicare quale punto di non ritorno sia stato raggiunto, ma ripensando all’avvento di Silvio Berlusconi nella disputa politica, diciotto anni fa, non si può negare che le cose siano molto cambiate.</div><div style="text-align: justify;">Era un Berlusconi, quello, che cercava di accreditarsi in Vaticano coi suoi modi da dopocena, per il tramite delle zie suore o ricordando gli studi dai salesiani o nel collegio dell’Opus Dei, e siccome l’aspirante leader aveva i suoi talenti, andò al nocciolo della questione ricordando sé ragazzino, seduto al convitto Sant’Ambrogio ad abbeverarsi ai racconti dei sacerdoti fuggiti in Italia dai comunisti russi e polacchi. E offrì il trait d’union raccontando d’aver esordito tredicenne alla politica, nel 1948, quando attaccava i manifesti della Democrazia cristiana intanto che qualche ragazzaccio comunista scrollava la scala per farlo cascare giù, e dargli quel che gli spettava. Primi passi eroici (fidarsi sulla parola non è mai stato un problema), praticamente una marcia al rullo di tamburi per una Chiesa che, perduta la Dc, non sapeva a che santo votarsi. A proposito del Partito popolare di Mino Martinazzoli, il vaticanista Sandro Magister avrebbe poi scritto che «mai il grosso dell’elettorato democristiano, modernizzante, pragmatico, soprattutto del Nord, avrebbe potuto continuare a votare un gruppo dirigente fattosi all’improvviso puritano, pauperista, giacobino, satellite di comunisti e postcomunisti».</div><div style="text-align: justify;">Per Berlusconi è già un grande successo che in pubblico il presidente della Conferenza episcopale italiana, Camillo Ruini, lo accolga senza manifesti pregiudizi, a differenza del resto del mondo, e tenga la celebre linea dell’equidistanza nel 1996, quando a capo del centrosinistra c’è Romano Prodi, cattolico dossettiano di cui Ruini ha celebrato il matrimonio. Durante il quinquennio dell’Ulivo, la Chiesa sottolinea le sue aspettative sulla scuola, sulla famiglia, sulla difesa della vita, ma trova molti più interlocutori all’opposizione che al governo e prende posizione senza infingimenti (tanto che il segretario dei popolari, Franco Marini, sostiene che l’Avvenire sembra l’house organ di Forza Italia). Eh sì, è nato un fruttuoso sodalizio.</div><div style="text-align: justify;">Da lì in poi per Berlusconi è stata una cavalcata al fianco dei porporati d’Italia (e difatti si racconta della premonizione offerta da Ruini a Prodi, che sarà usato «dai comunisti» e poi gettato come un cencio). Dopo le leggi ad personam, la produzione più massiccia dei governi di centrodestra riguarda le norme care al Vaticano, quelle varate e quelle bloccate. Sono i famosi «principi non negoziabili» attorno i cui si stringe un’alleanza ferrea. E nemmeno tanto campata in aria visto che nel 2005, ai referendum sulla procreazione assistita e sulla produzione degli embrioni, ottiene l’annullamento della consultazione per mancanza di quorum: un successo evidente. E due anni dopo il trionfo è del Family Day a piazza San Giovanni a Roma, una manifestazione contro i Dico, cioè le unioni di fatto sia fra eterosessuali che fra omosessuali. Lo straordinario è che si tratta di un corteo di cattolici contro la cattolica Rosi Bindi (che ha firmato la legge insieme con la ex comunista Barbara Pollastrini), ed è un corteo che ottiene il risultato di imbarazzare il centrosinistra, visto che in strada, insieme con Berlusconi, scendono cattolici vicini a Prodi come Savino Pezzotta, Clemente Mastella e Giuseppe Fioroni: la rivendicazione di un cattolicesimo adulto avanzata dal premier viene bruscamente ed efficacemente respinta. E dunque niente procreazione assistita, niente Dico (o Pacs o altro), sì alle agevolazioni fiscali, finanziamenti alle scuole, qualche sterile ma gradito distinguo sull’aborto: il centrodestra non molla l’osso ed è una falange nel caso di Eluana Englaro e nei pasticci successivi che impantanano una legge annunciata in quarantotto ore, e ancora oggi in studiata fase di pre-elaborazione. Quello raccolto da Silvio Berlusconi è un credito inestimabile al punto che, quando racconta una barzelletta contenente una rotonda bestemmia, monsignor Rino Fisichella si immola e sostiene che il nome di Dio si può pronunciare invano: talvolta dipende dal contesto. Ed è proprio il problema del contesto, ora, a vanificare tanti meriti conquistati in battaglia.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-74235173592381918382011-08-29T12:54:00.001-07:002011-08-29T12:54:47.888-07:00Ici e 8 per mille, scontro tra vescovi e radicali<div style="text-align: justify;">La Repubblica 29.8.11</div><div style="text-align: justify;">Ici e 8 per mille, scontro tra vescovi e radicali</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">ROMA - «Gli enti della Chiesa pagano già le tasse dovute, la vera urgenza è stanare gli evasori fiscali». Avvenire risponde al segretario dei Radicali Mario Staderini, a capo di una mobilitazione cresciuta anche sul web che chiede di far pagare Ici e Ires alle attività commerciali cattoliche. «Staderini - si legge nel corsivo "Secondo noi" - spieghi come concilia la sua volontà di non voler tagliare i fondi a parrocchie e Caritas con l´attacco suo e del Gran Maestro all´8 per mille». Il quotidiano dei vescovi parla di un complotto massonico contro la Chiesa, e ospita una lettera di Angelino Alfano: «Tentare di penalizzare la Chiesa significa far del male alla nostra gente e soprattutto alla gente più indifesa», scrive il segretario pdl, secondo cui gli «ipotizzati privilegi» di cui godrebbe la Chiesa sono bugie e falsità «cavalcate anche da settori del Pd». Replica ancora Staderini, parlando di uso politico dell´8 per mille da parte della Cei.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-74302505259674000622011-05-18T13:00:00.000-07:002011-05-18T13:00:02.596-07:00Il loro progetto: trasformare il ddl in clava elettorale<div style="text-align: justify;">l’Unità 26.4.11</div><div style="text-align: justify;">Il loro progetto: trasformare il ddl in clava elettorale</div><div style="text-align: justify;">Maria Antonietta Farina Coscioni</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">È questione più di ore, che di giorni. La legge sul fine vita, che sostanzialmente nega la possibilità di esprimersi con un testamento biologico, già approvata dal Senato, sarà usata dal centrodestra come una clava in campagna elettorale: nella speranza di acquisire il sostegno, sempre più flebile, della comunità dei credenti cattolici e della gerarchia vaticana. I prodromi già si sono manifestati: il devoto ministro del Lavoro Sacconi auspica «il più tempestivo esame del Ddl Calabrò»; e con lui la non meno devota sottosegretaria Roccella e vari esponenti della maggioranza.</div><div style="text-align: justify;">Qualche giorno fa la richiesta del centrodestra di calendarizzare immediatamente per l’Aula la legge sulle dichiarazioni anticipata di trattamento è stata respinta, ma solo per il ritardo con il quale a Montecitorio è stata licenziata la legge sulla prescrizione breve, dopo tre settimane di serrato ostruzionismo dell’opposizione. Entro il 30 aprile dovrà essere approvato il Documento economico-finanziario e ai primi di maggio sarà la volta del testamento biologico.</div><div style="text-align: justify;">È evidente che lo vogliono esibire prima del voto; e in ciò si registra significativa convergenza tra maggioranza di centrodestra e Udc: il partito di Casini ha già fatto sapere che chiederà l’inversione dell’ordine del giorno e sarà spalleggiato da PdL e Lega.</div><div style="text-align: justify;">Vogliono arrivare all’approvazione del Ddl Calabrò prima che si sviluppi nel Paese un dibattito e una riflessione su una legge che se fosse conosciuta dalla pubblica opinione nei suoi termini e nelle sue pratiche conseguenze, inevitabilmente provocherebbe una massiccia reazione di rivolta. Come ha detto Benedetto Della Vedova, che ha lanciato l’allarme a nome del Fli: «Vogliono fare campagna elettorale sulla pelle dei malati e delle famiglie».</div><div style="text-align: justify;">Il Ddl Calabrò, se sarà approvato, sarà la pietra tombale della libertà e dell’autodeterminazione del cittadino. Occorre fare di tutto per rallentare l’iter legislativo e far crescere la resistenza nel Paese. Per questo chiedo alle compagne e ai compagni del Pd: si può rinunciare a sostenere, come già si è fatto al Senato, l’incostituzionalità della legge che ci vogliono imporre? Possiamo rinunciare a utilizzare tutte le pieghe che il regolamento della Camera ci consente, come si è fatto per la “prescrizione breve”? Grazie alle “invenzioni” di Roberto Giachetti e alla tenacia degli altri parlamentari di opposizione abbiamo guadagnato preziosi spazi informativi, perfino la televisione di Stato, obtorto collo, è stata costretta a darne conto, sia pure in modo molto parziale. Io credo che sia una lotta necessaria, opportuna, urgente.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-86118015377423383552011-05-08T12:47:00.000-07:002011-05-08T12:47:00.142-07:00In Aula oggi il ddl che vuole imporre l’obbligo di alimentazione e idratazione forzata<div style="text-align: justify;">l’Unità 27.4.11</div><div style="text-align: justify;">In Aula oggi il ddl che vuole imporre l’obbligo di alimentazione e idratazione forzata</div><div style="text-align: justify;">Sitin a Montecitorio del comitato Coscioni. Oltre duemila gli emendamenti presentati</div><div style="text-align: justify;">Sul testamento biologico fretta elettorale di Pdl e Lega</div><div style="text-align: justify;">Dibattito soffocato, il Pdl vuole procedere a colpi di maggioranza. Casini presenterà una richiesta di inversione dell’ordine dei lavori per accelerare l’iter del ddl. Marino: «Legge che viola la libertà di cura».</div><div style="text-align: justify;">Jolanda Bufalini</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La legge che prevede l’obbligo di idratazione e alimentazione in ogni caso, escludendo che si tratti di un trattamento sanitario, torna oggi all’ordine del giorno dei lavori d’aula alla Camera. Al punto dieci, quindi con buona probabilità di slittare se non fosse che Pier Ferdinando Casini e l’Udc hanno cambiato idea rispetto alla capigruppo che ha votato l’ordine dei lavori. Il 19 aprile, a fronte della richiesta di Pdl e Lega di esaminare il provvedimento entro aprile, ad opporsi furono proprio l'Udc e il Pd. Ma, in seguito, il vice presidente dell'Udc alla Camera, Gian Luca Galletti rese nota la disponibilità del gruppo a lavorare «anche oltre i giorni e i tempi previsti». Poi l'annuncio di Casini che questo pomeriggio presenterà la richiesta, sostenuta da Pdl e Lega, di inversione dell’ordine del giorno. A questo punto, secondo il relatore di maggioranza Domenico Di Virgilio per i tempi sull’approvazione, tutto dipende dal documento economico finanziario per il quale l’Aula è prenotata giovedì, il presidente dovrà decidere se calendarizzare il testamento biologico venerdì per andare al voto, presumibilmente, la settimana successiva, oppure, se sarà rinviato il testo finanziario, «si potrebbe arrivare al voto venerdì stesso».</div><div style="text-align: justify;">Una prospettiva che non piace affatto alle opposizioni che considerano il ddl anti-costituzionale, far questi il senatore Ignazio Marino: «Se non è incostituzionale dire che i pazienti sono costretti a sottoporsi a cure mediche io non so cosa lo sia». I deputati radicali eletti nelle liste del Pd ha presentato 2000 emendamenti, cercando così di scongiurare l’approvazione in tempi rapidi di un provvedimento che «in realtà ha bisogno di dibattito e di maturazione delle coscienze». 69 sono gli emendamenti presentati dall’Idv e altrettanti dal Pd, 49 quelli del gruppo e una ventina da parte dei singoli deputati. Fli ha presentato un emendamento sostitutivo di tutto il testo. Ma, prima degli emendamenti, in Aula si dovranno discutere le eccezioni di costituzionalità.</div><div style="text-align: justify;">Dunque, nonostante l’accelerazione che la maggioranza tenta di dare al provvedimento, magari per trovare un tema su cui compattarsi rispetto ai tanti motivi di divisione, l’iter della legge, nello slalom con il documento economico-finanziario, potrebbe non essere facile. L’accelerazione alimenta i sospetti di strumentalità, per Margherita Miotto, capogruppo Pd agli Affari sociali: «L'uso che la destra fa del Ddl sul testamento biologico la dice lunga sulla loro strumentalità su questa materia. Impediscono che la discussione su un tema così delicato abbia la necessaria continuità. Hanno imposto il rinvio in Aula ad aprile in modo da soffocare il dibattito con i tempi contingentati, adesso sono presi da una improvvisa fretta.</div><div style="text-align: justify;">In piazza Montecitorio, dalle 16, si svolgerà il sit in convocato dalla associazione Coscioni, parteciperà anche Ignazio Marino: «La maggioranza del Pdl deve spiegare perchè chi ha vinto le elezioni può sopraffare la libertà individuale sulla scelta delle cure mediche».</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-85572761957735775792011-05-03T14:23:00.000-07:002011-05-03T14:23:00.788-07:00i neo puritani divisi da Calvinoi neo puritani divisi da Calvino<br />
<span style="font-size: x-small;"><a href="http://www.docstoc.com/docs/78597136/i-neo-puritani-divisi-da-Calvino">i neo puritani divisi da Calvino</a></span><br />
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</script>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-11009058176578815772011-05-01T12:42:00.000-07:002011-05-01T12:42:00.274-07:00Blitz elettorale sul biotestamento<div style="text-align: justify;">La Stampa 28.4.11</div><div style="text-align: justify;">Blitz elettorale sul biotestamento</div><div style="text-align: justify;">Berlusconi e Casini accelerano ma il sì finale dopo il voto</div><div style="text-align: justify;">Carlo Bertini</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per ora è una toccata e fuga, con uno scopo non confessato, sventolare una bandiera che dovrebbe piacere all’elettorato cattolico in vista delle amministrative. Ma siccome il biotestamento è tema sensibile che investe le coscienze di tutti gli italiani, è probabile che all’accelerazione decisa ieri alla Camera, segua una prudente frenata per far slittare a dopo le elezioni un testo controverso e foriero di lacerazioni in tutti i partiti. Un testo che esclude la possibilità di rinunciare in piena coscienza, al momento della stesura di un testamento biologico, ad alimentazione e idratazione forzate. Che i medici saranno tenuti a fornire al paziente, salvo i casi in cui non sia più in grado di assimilarle.</div><div style="text-align: justify;">Non stupisce dunque che ieri in piazza Montecitorio le associazioni dei medici Cgil protestassero consegnando a Fini 10 mila firme in difesa del dettato costituzionale che riconosce alla persona il diritto di non curarsi. Questo poco prima che l’aula votasse, su richiesta di Casini, un’inversione dell’ordine del giorno per passare subito all’esame del testo sul fine-vita. Quindi, dopo una battaglia tra Pd-RadicaliIdv-Fli e Pdl-Lega-Udc, la proposta di Casini passava a larga maggioranza 306 a 248. Con Fini lesto a chiarire che, comunque sia, l’aula oggi procederà con l’esame del Documento di finanza pubblica come deciso dall’ultima capigruppo. E quindi, dopo la bocciatura delle pregiudiziali di costituzionalità di Idv e Radicali, tutti a casa con la scusa che mancavano i pareri delle commissioni di merito agli ultimi emendamenti depositati. Ma con la consapevolezza generale che se ne riparlerà dopo il 17 maggio, complice la fitta agenda e la pausa dei lavori dovuta alla campagna elettorale.</div><div style="text-align: justify;">«Hanno detto che bisognava fare presto e ora si scopre il bluff», attaccava il Radicale Maurizio Turco. «Vedremo, ancora non sappiamo quando concluderemo l’esame», metteva le mani avanti il capogruppo del Pdl Cicchitto. «Ma certo che slitterà al 17 maggio!», sbottava un cattolico moderato come Pierluigi Castagnetti del Pd. Convinto che il blitz di Casini fosse dettato dall’esigenza di «non farsi scavalcare nel rapporto con il Vaticano dalla Lega, che per prima in capigruppo aveva chiesto di procedere all’esame del fine-vita». E che il motivo del probabile rinvio del voto finale sia «la paura che tutti hanno di misurarsi in campagna elettorale con questo tema». E come viatico dell’incontro di oggi con Bertone, ieri Berlusconi è sceso in campo con una lettera ai deputati «per un voto responsabile» su una legge, che non sarebbe stata necessaria, «se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni». Il riferimento è al caso Englaro e tutto quel che comportò, comprese le divisioni in Parlamento tra laici e cattolici, tanto che il premier ha voluto chiarire che «nel nostro partito esistono sensibilità diverse su questo tema, e non è mia intenzione chiedere che queste convinzioni personali siano sacrificate. Ma il lungo lavoro sul testo di legge credo abbia portato a un risultato largamente condivisibile».</div><div style="text-align: justify;">E se l’obiettivo della maggioranza era spaccare il Pd, i primi effetti si son visti all’assemblea del gruppo Democrat dove Fioroni è stato convinto da Veltroni a non far votare i «suoi» con la maggioranza contro la pregiudiziale dei Radicali. E dopo aver tuonato in aula contro chi «butta un tema così delicato nel tritacarne della campagna elettorale», Franceschini si è sorbito l’accusa di Buttiglione di esser andato al traino dei Radicali e della loro «campagna eutanasica». Accusa che «ci offende sanguinosamente», ha reagito duro Bersani. Con massima soddisfazione di Pdl e Lega, che in un colpo hanno ottenuto la spaccatura di Pd, Terzo Polo e opposizioni.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-23992613491050479842011-04-28T12:42:00.001-07:002011-04-28T12:42:23.481-07:00Un pessimo biotestamento in cambio dell’assoluzione dal bunga bunga?<div style="text-align: justify;">il Fatto 28.4.11</div><div style="text-align: justify;">Un pessimo biotestamento in cambio dell’assoluzione dal bunga bunga?</div><div style="text-align: justify;">Alla Camera il ddl Calabrò diventa un comizio elettorale per attrarre il voto cattolico Berlusconi: “Senza legge i tribunali scavalcano il Parlamento”</div><div style="text-align: justify;">di Caterina Perniconi</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In aula giusto il tempo di un comizio elettorale, qualche applauso e poi tutto rimandato a dopo le elezioni. Lo show sul testamento biologico offerto ieri dalla Camera dei deputati è servito alla maggioranza e all’Udc per mostrare i muscoli al loro elettorato cattolico sui temi etici. Ma nulla di più.</div><div style="text-align: justify;">Il clima era incendiato già dal mattino, quando il presidente del Consiglio ha inviato ai parlamentari del Pdl una missiva per ringraziarli del lavoro delle scorse settimane sul processo breve, chiedere loro impegno sul biotestamento e, tanto per non perdere il vizio, attaccare i giudici. “La gran parte di noi – ha scritto Berlusconi – ritiene che sul ‘fine vita’, questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata, non si dovrebbe legiferare, e anch’io la penserei così, se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni”. La lettera ha fatto molto arrabbiare Beppino Englaro: “Il problema di Berlusconi è la magistratura – ha detto il padre di Eluana – ma nel caso di mia figlia, non ha fatto altro che rispondere alla domanda di giustizia del cittadino con principi di diritto allineati alla costituzione senza essere serva di alcun potere”.</div><div style="text-align: justify;">NELLO STESSO tempo la Cgil consegnava al presidente della Camera Gianfranco Fini, le diecimila firme raccolte tra medici, infermieri e operatori sanitari contro il disegno di legge all’esame dell’aula. Gli stessi che promettono battaglia in caso di approvazione di questa legge: “Se passerà vedremo di percorrere tutte le vie possibili per fermarla, visto che così com’è è incostituzionale”.</div><div style="text-align: justify;">Poi si è arrivati in aula, in tutta fretta, per un provvedimento che è rimasto nei cassetti di Montecitorio per quasi due anni. L’urgenza dettata dalla morte di Eluana Englaro era venuta meno. E il testo arrivato alla Camera il 26 marzo del 2009 non accennava a essere discusso. Fino a ieri. Quando una ragione “di convenienza e non d’importanza”, come ha spiegato durante il suo intervento il presidente dei deputati democratici Dario Franceschini, ha riportato la legge all’ordine del giorno. Così il partito di Casini ha chiesto la priorità per il biotestamento che è stata approvata grazie ai voti dei ministri, tutti schierati in aula a “salvare” il governo.</div><div style="text-align: justify;">Perché la discussione sul “fine vita” spacca sia la maggioranza che l’opposizione. La sospensiva presentata dal Pd è stata respinta con 248 sì e 306 no. Anche Fli ha votato coi democratici e l’Idv. Bocciate inoltre le pregiudiziali di costituzionalità di Idv e Radicali (225 sì, 307 no). Ma la maggioranza, oltre alle assenze (mancavano 16 Pdl, oltre a 7 Responsabili e due leghisti, mentre 19 erano in missione), ha registrato il dissenso di Giuseppe Calderisi (Pdl) che ha votato a favore delle pregiudiziali e si è astenuto, assieme a Santo Versace, sulla sospensiva. Versace si era astenuto anche nella votazione precendete assieme a Lella Golfo, Antonio Martino e Manuela Repetti. Per quanto riguarda i democratici, gli ex Ppi vicini a Giuseppe Fioroni non hanno partecipato al voto sulle pregiudiziali, mentre Luigi Bobba ha votato contro.</div><div style="text-align: justify;">Un tema delicato e scivoloso sul quale “la maggioranza si sente onnipotente e libera di ledere i diritti degli italiani” ha dichiarato l’Italia dei valori. E per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani “è indecoroso che con tutte le urgenze e le priorità che abbiamo, il Parlamento, ancora una volta, usi la maggioranza per stravolgere gli ordini del giorno e imbastire iniziative che sono solo elettoralistiche. Nel merito – ha spiegato – noi siamo assolutamente contrari ad una legge che entra a piedi giunti tra la vita e la morte del cittadino. Chi ci accusa e dice la parola eutanasia ci offende sanguinosamente”. Ma i distinguo sono forti anche nel suo partito. E a Bersani resta meno di un mese per provare a ricompattarlo su una posizione comune.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-47205423498213600462011-04-10T13:37:00.000-07:002011-04-10T13:37:00.052-07:00Radicali, finto spot con attacco a Cl<div style="text-align: justify;">Radicali, finto spot con attacco a Cl</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Maurizio Giannattasio</div><div style="text-align: justify;">Corriere della Sera - edizione Milano, 05/04/2011 </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Fotogramma dello spot Telecom: correva l'anno 1953. «Mamma è nata. L'abbiamo chiamata Francesca!». L'annuncio viene dato da uno dei pochi telefoni pubblici esistenti in paese.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Fotogramma dello spot elettorale della Lista Bonino-Pannella messo su YouTube. Un anno dopo, il 1954. C'è sempre un uomo al telefono, ma questa volta l'annuncio è di un altro tipo. «È nata, la chiameremo Comunione Liberazione!». Il riferimento è a quando don Luigi Giussani insegnava al liceo classico Berchet, e insieme a un gruppo di studenti fondava Gioventù Studentesca che qualche anno dopo diventa Cl.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non è uno spot romantico come quello della Telecom, anche se allietato dalle note dei Beatles. Perché la voce fuori campo è tutto tranne che benevola: «La maggioranza degli italiani non ha mai smesso di lottare contro chi ha ostacolato ogni progresso e libertà civile. Contro chi ha difeso solo i propri privilegi. Contro chi ha umiliato la scuola pubblica dando soldi alle proprie scuole confessionali. Anche a Milano c'è chi non si rassegna». Un pugno in pieno petto che prosegue la battaglia inaugurata dai Radicali con gli esposti sulle firme false per il listino del presidente della Regione, Roberto Formigoni. Ma questa volta il bersaglio è diverso. A finire nel mirino non è solo Formigoni, ma direttamente un movimento ecclesiale, «il cui scopo - si legge nel sito di Cl - è l'educazione cristiana matura dei propri aderenti e la collaborazione alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società contemporanea». Saranno in molti ad arrabbiarsi.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-33710509954894262452011-04-08T13:36:00.000-07:002011-04-08T13:36:36.431-07:00Comunione e Lottizzazione: una storia italiana. Che deve finire<iframe src="http://www.youtube.com/embed/dvKdNNPDHfM?fs=1" allowfullscreen="" width="425" frameborder="0" height="344"></iframe>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-69956498556275034582010-12-18T07:25:00.001-08:002010-12-18T07:25:49.504-08:00Il Vaticano scieglie ancora il Cav<div style="text-align: justify;">il Fatto 18.12.10</div><div style="text-align: justify;">Il Vaticano scieglie ancora il Cav</div><div style="text-align: justify;">Pressioni su Casini per far affondare il Terzo Polo</div><div style="text-align: justify;">di Marco Politi</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Città del Vaticano. “La Chiesa spinge l’Udc all’abbraccio con il governo. Casini non vuole legarsi a un cadavere. E intanto il Papa elogia Berlusconi per aver difeso il crocifisso dinanzi all’Europa. È una partita a tre, assai delicata, quella che si sta giocando all’interno del mondo cattolico. Visto il totale allineamento del premier alle istanze economiche e legislative della Chiesa (al pranzo con il cardinale Bertone prima della fiducia Berlusconi dichiarò platealmente “non sarò mai contro il Vaticano”) i vertici ecclesiastici si sentono sempre più incoraggiati a intervenire nel-l’arena politica e a premere sul partito di Casini perché non proceda con Fini sulla via del Terzo polo, ma raggiunga un accordo con il governo.</div><div style="text-align: justify;">Evidenti le parole pronunciate il 15 dicembre dal cardinale Bagnasco, presidente della Cei, quando ha affermato che gli italiani si sono espressi “in modo chiaro e democratico” per la governabilità e tale desiderio deve essere “da tutti rispettato e perseguito”. Pochi giorni dopo Bagnasco ha rilanciato l’appello ad un dialogo vero “nelle articolazioni dello Stato, che diversamente si inceppa”. Il segretario di stato vaticano Bertone ha invocato la benedizione divina sui governanti italiani. E l’Avvenire ha ammonito Casini a non approntare un “terzo pasticcio” (altro che Terzo Polo!).</div><div style="text-align: justify;">Benedetto XVI, ricevendo per le credenziali il nuovo ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Greco, ieri ha coronato il tutto ribadendo solennemente il diritto di intervento della Chiesa. “Lo Stato – ha detto richiamandosi al Concordato – è chiamato a tutelare non solo i diritti dei credenti alla libertà di coscienza e di religione, ma anche il ruolo legittimo della religione e delle comunità religiose nella sfera pubblica”. I legami tra l’Italia e la Chiesa cattolica costituiscono caratteristiche, ha ricordato il Papa, che “non possono essere negate, dimenticate o emarginate”. Quando è successo, ha ammonito Ratzinger, “si sono causati pericolosi squilibri e dolorose fratture nella vita sociale del Paese”. Monito chiarissimo. Seguito dall’elogio del governo Berlusconi per il mantenimento del crocifisso nelle scuole e la difesa delle minoranze cristiane nel mondo. Perché tutti capiscano l’Osservatore Romano ha titolato: “Il Papa ribadisce il ruolo legittimo della religione nella sfera pubblica”.</div><div style="text-align: justify;">CASINI, eppure, non ha intenzione di cedere. Non entrerà in un governo Berlusconi né rinuncerà allo stretto coordinamento con Fini. Lo ha anche spiegato al cardinale Bagnasco incontrato pochi giorni fa. Casini sa che i vertici ecclesiastici sono arroccati nell’appoggio al governo Berlusconi, ma ormai non tornerà indietro. Conta su quel trenta per cento dell’episcopato che da tempo ha silenziosamente sfiduciato Berlusconi, e sa che parte dell’associazionismo cattolico guarda al centro o a sinistra ed è stanco di un premier parolaio e bunga-bunga . Ma soprattutto Casini ha ancora carte forti nei confronti della gerarchia ecclesiastica. Il suo pacchetto di voti capace di impedire in parlamento qualsiasi approvazione di leggi invise al Vaticano.</div><div style="text-align: justify;">Se la Chiesa teme che si stabiliscano norme contrarie alla dottrina vaticana su temi sensibili come le coppie di fatto o il testamento biologico – questo il ragionamento illustrato a suoi interlocutori ecclesiastici di persona e tramite suoi ambasciatori – allora non deve temere : in parlamento l’Udc farà barriera con il Pdl e la Lega. Tutto questo si può fare dall’“esterno” senza aggregarsi al carro di Berlusconi, che per Casini è ormai politicamente inaffidabile come premier. Le posizioni diverse di Fini? È giusto lasciare libertà di dibattito (nel segno di un’antica tradizione democristiana che va riscoperta ). Ma rafforzare il Terzo Polo, così suona il messaggio di Casini al Vaticano, significa favorire la crescita dell’area cattolico-moderata con la prospettiva di attrarre sui temi cari alla Chiesa voti dalla destra finiana e dall’area dei popolari del Pd. Dall’associazione dei Focolari giunge un assist al leader Udc. Il governo non ha una maggioranza capace di affrontare i problemi del Paese, rimarca il professore Antonio Maria Baggio esponente del movimento. Un accordo Berlusconi-Casini è possibile solo rispettando le condizioni dei centristi. In primo luogo “necessariamente” va riformata la legge elettorale. Altrimenti non si va da nessuna parte.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-49787655264572994992010-12-15T13:54:00.000-08:002010-12-15T13:54:00.101-08:00Il Vaticano Avvisa «Pier»<div style="text-align: justify;">Il Vaticano Avvisa «Pier»</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Pierfrancesco De Robertis, Il Giorno/Il Resto del Carlino/ La Nazione, il 06/12/10</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Le parole in politica pesano, specie quelle di un cardinale. Specie se arrivano dopo settimane di pressing discreti, fatti in incontri riservati e in messaggi recapitati per vie traverse ma sempre di altissimo livello e importanza. Notate: mano mano che la crisi politica si avvicina al fatale epilogo del 14 dicembre si fanno più espliciti gli interventi della gerarchia cattolica nell’attualità italiana (tipo quello di due giorni fa del cardinale Camillo Ruini, ancora l’uomo forte del Vaticano nelle vicende di casa nostra).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Destinatario degli appelli al «rafforzamento del governo» (come quello appunto di Ruini) non è tanto Berlusconi i cui rapporti con il Vaticano godono di ottima salute, quanto il cattolico Pier Ferdinando Casini. Gli inviti vengono non a caso dal Vaticano e non dalla Cei (i vescovi) i cui punti di vista talvolta non collimano. La Cei è guidata dal cardinale Bagnasco ma riflette gli umori dei molti vescovi sparsi sul territorio italiano, non sempre e non tutti d’accordo nel «contestualizzare» - come direbbe monsignor Fisichella - lo stile di vita del premier. Il Vaticano ha invece verso la politica un approccio più pragmatico, con uno sguardo che va oltre il contigente e bada più al sodo: l’esenzione Ici ai beni ecclesiastici «non esclusivamente commerciali» (stimata in 400 milioni all’anno), i contributi alla scuola cattolica e quant’altro. Tutti elementi (per alcuni, privilegi) che i vari governi Berlusconi hanno sempre assicurato. Il «gentiluomo di sua santità» Gianni Letta (ma ultimamente anche Tremonti) oltretevere è di casa. Berlusconi quindi per il Papa (inteso come Santa Sede) non è un problema. Il «problema» può invece esserlo adesso Casini, e soprattutto la possibilità che l’Udc si allei con il ‘senzadio’ Fini, propugnatore di una destra laica e in certi accenti addirittura anticlericale. Ecco quindi spiegati i richiami pubblici di Ruini, ecco il senso dei tanti appelli che in queste settimane sono giunti riservatamente a Casini perché in qualche modo trovi il verso di puntellare il governo Berlusconi. Per «Pier» resistere potrebbe non essere facilissimo.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-16215986314979510222010-12-13T13:18:00.000-08:002010-12-13T13:18:33.894-08:00Non agiremo mai contro il Vaticano"<div style="text-align: justify;">La Repubblica 10.12.10</div><div style="text-align: justify;">Non agiremo mai contro il Vaticano"</div><div style="text-align: justify;">Berlusconi pranza con Bertone: lavoro perché il Papa possa andare a Mosca</div><div style="text-align: justify;">All´incontro per i nuovi cardinali l´assenza di Bagnasco conferma il gelo con la Cei</div><div style="text-align: justify;">di Marco Ansaldo</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">CITTÀ DEL VATICANO - «Caro ambasciatore, lei ora lascia l´incarico di rappresentare l´Italia presso la Santa Sede per andare a Mosca, dove c´è il mio amico Vladimir Putin. Io vengo criticato per questo rapporto. Mi accusano. Mi attaccano. Ma non capiscono che il mio vero obiettivo è quello di portare la Russia in ambito occidentale. E che grazie a questa relazione privilegiata sto lavorando anche con il patriarca ortodosso Kirill perché si creino le condizioni affinché il Papa possa andare un giorno a Mosca».</div><div style="text-align: justify;">Sono passate le 14 a Palazzo Borromeo, sede della legazione italiana presso il Vaticano, quando il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si rivolge all´ambasciatore Antonio Zanardi Landi, padrone di casa e organizzatore dell´incontro. Mezzo governo è schierato sulla lunga tavolata che domina la sala grande. Ci sono Letta, Bonaiuti, Frattini, Tremonti, Alfano, Bondi, Fazio, Fitto, Romani, Gelmini. C´è anche il consigliere per la politica internazionale del premier, il deputato del Pdl, Valentino Valentini, uomo di collegamento di Berlusconi con la Russia. E dall´altro lato del tavolo i commensali sono il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, e 9 dei 10 nuovi cardinali italiani usciti dal recente Concistoro in cui Benedetto XVI ha creato 24 porporati.</div><div style="text-align: justify;">Palpabile l´attesa per un evento che, se è una tappa ormai di prammatica dopo ogni Sacro collegio (fu Prodi a presenziare nel 2007), cade ora a pochi giorni dal decisivo voto di fiducia del 14 dicembre per il governo, con un presidente del Consiglio alla ricerca di appoggi autorevoli. Un momento delicato, a cui la Segreteria di Stato vaticana ha risposto in maniera positiva.</div><div style="text-align: justify;">Ai cardinali di fresca nomina il premier ha fatto i complimenti e regalato una croce pettorale. E a tutti ha espresso ottimismo per l´imminente passaggio in aula, confidando di poter ottenere i numeri richiesti. «Da parte mia - ha assicurato prima di ricordare gli anni trascorsi dai salesiani (guardando Bertone che appartiene a quell´ordine) - non verrà mai nulla contro il Vaticano». E dopo alcune frasi del sottosegretario Gianni Letta, il collaboratore del Papa ha risposto ringraziando il governo di aver condotto una politica a favore della Chiesa. Con i giornalisti Bertone si è poi schernito («era solo un pranzo di cortesia, io ero ospite, prego per l´Italia e prego per il futuro di ogni Paese con cui siamo in relazione perché i problemi toccano tutto il mondo, non solo l´Italia»).</div><div style="text-align: justify;">Della delegazione ecclesiale facevano parte i cardinali Ravasi, Romeo, De Paolis, Sardi, Amato, Piacenza, Monterisi, Sgreccia e Bartoloni. Assente giustificato Baldelli. Spiccava piuttosto l´assenza del presidente dei vescovi, Angelo Bagnasco, che aveva un impegno precedente a Genova, sua arcidiocesi cui tiene molto. Al suo posto il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata.</div><div style="text-align: justify;">E´ da tempo del resto che i vescovi italiani non nascondono malumore verso Berlusconi. Il loro quotidiano di riferimento, Avvenire, l´altro giorno in un editoriale si è schierato contro il voto anticipato se in Parlamento si trovasse un´altra maggioranza. C´è chi guarda al dopo. Tremonti (che ieri si è speso sulla necessità di sostenere la famiglia), gode di grande stima. Stuzzica l´idea di un Ppe italiano prospettata da Formigoni. L´ingresso dell´Udc nella maggioranza offrirebbe qualche rassicurazione. Ma non convince la prospettiva di un partito di centro con il ‘laicista´ Fini.</div><div style="text-align: justify;">All´uscita del palazzo bocche cucite, comunque, per i porporati. «Meno litigi e scosse ci sono, meglio è», commenterà più tardi uno dei cardinali che ha partecipato alla colazione di lavoro. «Gli uomini di governo devono perseguire il bene comune, non quello del proprio partito», aggiungeva un altro. Nei saloni in cui, fra pochi giorni, Zanardi Landi sarà sostituito dal nuovo ambasciatore Francesco Greco, Berlusconi si lasciava infine andare su una poltrona: «Se poi non otterrò la fiducia - diceva scherzando - vorrà dire che mi riposerò».</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-90368220929416588012010-12-08T11:12:00.001-08:002010-12-08T11:12:58.933-08:00una nuova materia per le scuole superiori «Introduzione alle religioni»<div style="text-align: justify;">l’Unità 5.12.10</div><div style="text-align: justify;">Pd: una nuova materia per le scuole superiori «Introduzione alle religioni»</div><div style="text-align: justify;">Alla proposta hanno aderito 22 parlamentari di quasi tutti i gruppi</div><div style="text-align: justify;">Per Giovanna Melandri servirà a «colmare la lacuna attualmente presente nella scuola circa la conoscenza delle grandi esperienze religiose di tutto il mondo». Apprezzamento da parte dei rappresentanti di tutte le fedi</div><div style="text-align: justify;">di Gian Mario Gillio</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Con una conferenza stampa alla Camera, i deputati del Pd Giovanna Melandri, Jean-Leonard Touadi e Andrea Sarubbi, assieme a Paola Frassinetti del Pdl, hanno presentato una nuova proposta didattica denominata Introduzione alle religioni. «L’appartenenza religiosa si legge nella proposta di legge a prima firma Melandri, che ha già visto l’adesione di 22 parlamentari di quasi tutti i gruppi torna a essere una delle componenti essenziali dell’identità degli uomini e delle donne del nostro tempo». L’insegnamento dell’Introduzione alle religioni è inserito come materia di studio obbligatoria nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria superiore. Sono abilitati all’insegnamento i laureati in discipline umanistiche assunti in seguito a concorso pubblico; è prevista un’ora settimanale di insegnamento per ogni classe. Dunque al centro della proposta vi è l’analisi del fenomeno religioso quale elemento trasversale all’esperienza umana e alle culture. Uno sguardo alle grandi tradizioni religiose (induismo, buddhismo, ebraismo, cristianesimo al quale verrebbe prestata particolare attenzione e islam) attraverso l’analisi dei relativi testi sacri, delle tradizioni, delle culture e delle identità dei popoli.</div><div style="text-align: justify;">MELANDRI: CONTRO L’ATTUALE LACUNA</div><div style="text-align: justify;">«Una nuova materia ha spiegato Melandri che, senza voler minimamente intaccare la funzione ed il ruolo riconosciuti all’insegnamento della religione cattolica (Irc) dalle disposizioni concordatarie, vuole colmare la lacuna attualmente presente nella scuola circa la conoscenza delle grandi esperienze religiose di tutto il mondo. Ciò consentirà, a partire dall’approccio ai testi di riferimento, di cominciare a dotare gli studenti di quegli strumenti culturali idonei a comprendere la pluralità che caratterizza la società di oggi. Pensiamo, ad esempio, alle nuove generazioni nate e cresciute in uno spazio multiculturale e interconfessionale».</div><div style="text-align: justify;">AQUILANTE: PROPOSTA IMPORTANTE</div><div style="text-align: justify;">Il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) ha sottolineato l’apprezzamento per un’iniziativa che appoggia: «Questa proposta è importante in quanto allinea l’Italia all’Europa e tiene conto del fatto che la nostra società si presenta sempre più multiculturale e multi-religiosa. Soprattutto ha proseguito Aquilante apre ad una nuova laicità che favorisce lo sviluppo delle capacità critiche nel processo formativo».</div><div style="text-align: justify;">Fondamentale si legge nella proposta di legge che adeguato spazio sia riservato anche alle tradizioni religiose orientali. Non solo per dare agli studenti la possibilità di coglierne la ricchezza spirituale e artistica, ma anche come risposta di civiltà al crescente e diversificato fenomeno migratorio. Ad appoggiare l’iniziativa erano presenti anche rappresentanti delle diverse fedi: Sandro Di Castro, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Giorgio Ferri, dell’Unione degli atei e degli agnostici e razionalisti, e Alessandro Paolantoni, segretario generale dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-14191968659682591952010-11-24T13:15:00.000-08:002010-11-24T13:15:23.790-08:00Dai finiani alla sinistra ecco la lobby laica che spaventa il Vaticano<div style="text-align: justify;">Dai finiani alla sinistra ecco la lobby laica che spaventa il Vaticano</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Francesco Peloso, Il Secolo XIX, il 19/11/10</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Quel che s’avanza è una lobby laica trasversale. Dalla nuova destra finiana a settori del Pd, fino ai vendoliani e passando per la fondazione di Montezemolo, sta prendendo forma, con la deflagrazione del Pdl, un gruppo composito di personalità, parlamentari, opinion maker decisi a far rispettare i diritti individuali, quelli della persona. Il che, tradotto, vuol dire riconoscimento delle coppie di fatto etero e omosessuali, rifiuto dell’omofobia, parità fra uomo e donna, approvazioni del divorzio breve, tutela della legge 194 sull’aborto, apertura su temi come la fecondazione assistita e il testamento biologico, e poi diritti di voto e cittadinanza per gli immigrati, affermazione delle pluralità religiosa del Paese.</div><div style="text-align: justify;">I modelli sono la Francia del laicismo positivo alla Sarkozy e la Spagna zapaterista più decisamente anticlericale. Insomma se la Chiesa ha sempre chiamato i cattolici ad unirsi, al di là dell’appartenenza di partito, sui temi eticamente sensibili, ora da parte laica si sta ragionando su un analogo e contrario movimento. A dare la linea è stato lo stesso leader di Futuro e libertà, Gianfranco Fini, che ha affermato un principio generale: «il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso».</div><div style="text-align: justify;">Dall’altra parte, Stefano Rodotà, leader autorevole della sinistra laica, ha censurato il recente tentativo di Silvio Berlusconi di utilizzare, nei frangenti tormentanti della crisi di governo, i temi etici con l’obiettivo di «mettere in difficoltà i finiani, già critici verso la legge sulla procreazione e ostili alla proposta di testamento biologico approvata dal Senato, per allettare l’Udc e creare divisioni all’interno del Pd". E però, spiegava ancora con malizia Rodotà, il vero destinatario della linea "pro-life" del Cavaliere, "erano le gerarchie vaticane".</div><div style="text-align: justify;">Temi etici. Va detto che Fini non si è mai tirato indietro sui temi etici, anche a costo di ritrovarsi isolato nel Pdl come è avvenuto sul caso Englaro. "Mi sarei comportato - ha detto in proposito - come la famiglia di Eluana", "la volontà della persona coinvolta e della famiglia è meritevole del rispetto delle istituzioni, è una soglia che non deve essere varcata a cuor leggero dallo Stato". Tanto per capire quanto pesino simili questioni, si pensi che la finiana Flavia Perina, direttore del "Secolo", l’estate scorsa, descrivendo il rapporto di Futuro e libertà con il governo, osservava: "sui temi etici, sul testamento biologico, rivendicheremo la libertà di coscienza, ma per il resto saremo leali". Insomma lo spartiacque era proprio quello.</div><div style="text-align: justify;">Certo è che un ruolo importante nella costruzione di un asse laico, ce l’hanno avuto i radicali, alfieri dei principi laici e delle battaglie per l’autodeterminazione dell’individuo - definizione aborrita dal Vaticano - presenti non a caso sia a destra che a sinistra. Così i 9 parlamentari pannelliani eletti nel Pd, sei alla Camera e tre al Senato fra cui Emma Bonino, hanno il loro peso visto l’attivismo di cui si rendono protagonisti. Lo stesso dicasi per Benedetto Della Vedova, radicale della prima ora, deputato Pdl e ora a capo dell’associazione "Libertiamo", ovvero i valori liberali e laici propugnati a destra. Così, date le premesse, non è stato casuale l’ultimo attacco a testa bassa portato contro il Presidente della Camera - accusato di "anticlericalismo" - dal direttore del quotidiano dei vescovi Avvenire, Marco Tarquinio (attacco ripetuto ieri).</div><div style="text-align: justify;">Coppie di fatto. Il tema su quale si riscontra il consenso più ampio fra destra e sinistra è senz’altro quello del riconoscimento giuridico per le coppie di fatto. Qui la deputata Pd Paola Concia, omosessuale dichiarata, e il moderato finiano Silvano Moffa, possono incontrarsi, e con loro si allineano molti esponenti del Fli da Luca Barbareschi a Giulia Bongiorno, presidente della Commissione giustizia della Camera, fino a Chiara Moroni, per la quale bisogna arrivare "a includere, nell’insieme delle persone che vedono tutelati i propri diritti civili, anche le coppie di fatto. Ma bisogna dire, con grande schiettezza, che il tema vero sono le coppie di fatto omosessuali". A sinistra si muovono nella stessa direzione Barbara Pollastrini autrice, insieme a Rosi Bindi dei Dico, una delle proposte di regolamentazione delle unioni civili che non hanno visto la luce, e poi molti degli ex Ds. Con loro il sindaco di Torino Sergio Chiamparino per il quale "le coppie di fatto non sono più una patologia, ma una fisiologia del nostro Paese" e inviano "un segnale forte al Parlamento affinché riprenda in mano - e con decisione - temi che non possono più attendere". Dalle parole ai fatti: il Comune di Torino ha approvato il riconoscimento dei diritti civili delle coppie gay.</div><div style="text-align: justify;">Immigrazione. C’è poi la questione immigrazione, dove il Fli ha assunto posizioni in netto contrasto con la Lega nord e il Pdl e di fatto assai più vicine a quelle del centrosinistra. Tanto che è nata una proposta firmata da Fabio Granata, Fli, e Andrea Sarubbi, cattolico Pd, per dare in tempi rapidi e con regole certe la cittadinanza agli immigrati. E a proposito della recente sconfitta parlamentare della maggioranza proprio sui temi dei diritti di rifugiati, il giovane direttore del sito web di Fare Futuro, Filippo Rossi, ha definito in questo modo il Pdl: "Diventeranno un partito xenofobo, di estrema destra. A quel punto avranno scritto, da soli, la parola fine a un grande sogno che si è trasformato in un incubo".</div><div style="text-align: justify;">Cattolici laici. A sinistra, invece, un caso a parte è quello di Nichi Vendola, leader nascente della sinistra italiana. Vendola è un omosessuale dichiarato da sempre, cattolico di formazione, è cresciuto alla scuola di don Tonino Bello il celebre vescovo pugliese, ex presidente di Pax Christi, impegnato sui temi della pace e della giustizia sociale. Oggi il presidente della Puglia dichiara che bisogna farla finita con l’anticlericalismo ma certo su diritti civili e difesa della 194 difficile che farà sconti. La recente Conferenza nazionale sulla famiglia promossa dal governo, infine, è stata bollata come clericale dalla nuova lobby laica e criticata per aver prodotto molte chiacchiere e pochi fatti. Su questa linea si trova Irene Tinagli, economista, ex dirigente del Pd ed oggi esponente della Fondazione di Luca di Montezemolo "Italia futura", embrione del futuro raggruppamento politico che sorgerà intorno all’ex presidente della Fiat.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-599026678169060054.post-10837103916040162172010-11-08T10:46:00.000-08:002010-11-08T10:46:00.532-08:00Vendola parla di fede e rilancia il patto al centro "Basta anticlericalismo"<div style="text-align: justify;">La Repubblica 25.10.10</div><div style="text-align: justify;">Il leader di Sel: governo tecnico solo per la legge elettorale</div><div style="text-align: justify;">Vendola parla di fede e rilancia il patto al centro "Basta anticlericalismo"</div><div style="text-align: justify;">di Giovanna Casadio</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Passa un ordine del giorno sui matrimoni gay, ma Nichi insiste sulle unioni civili</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">FIRENZE - Nichi Vendola parla ai cattolici e alla Chiesa. Propone un´alleanza «tra le forze centriste e di sinistra ma senza ipoteche moderate». Invita a «un compromesso», a patto che si voglia battere «la precarietà del lavoro, contro cui è anche il papa, quindi potrà ben essere in un programma elettorale». Pensa a un fronte ampio per «il cambiamento del modello di sviluppo dell´Italia», per sconfiggere il berlusconismo e il suo «Olimpo pacchiano tra Apicella e Dioniso». E ribadisce il sì a un governo tecnico ma solo per riformare la legge elettorale.</div><div style="text-align: justify;">Parte da sé, Vendola, dalla sua omosessualità, dalla sua fede: «Tra le tante diversità del vostro portavoce che vi dovete beccare - si rivolge ai 1.400 delegati del primo congresso di "Sinistra ecologia e libertà" - c´è anche questa, c´è una fede religiosa che non intendo nascondere». Non è che abbia incontrato il cardinale Bagnasco, come è stato scritto. È che Nichi si dice «innamorato di quel povero Cristo che finisce in croce» e racconta una storia dove i simboli del potere si capovolgono completamente in «due legni in croce, quattro chiodi, una corona di spine...». Non solo. Tra le ovazioni di una sinistra che - prosciugata dal "voto utile" del Pd di Veltroni nel 2008 e dai propri errori - temeva di non rialzarsi mai più, rilancia i temi dimenticati dei diritti civili, a cominciare dalle coppie di fatto. «Alle famiglie del Family Day chiedo: vi ha ferito di più l´amore gay o l´impoverimento prodotto dal liberismo?». Insiste: «No alle vecchie pulsioni anti clericali». Ricorda più volte Aldo Moro.</div><div style="text-align: justify;">Sel vota poi un ordine del giorno in cui si prevede «il matrimonio a prescindere dal sesso dei contraenti». Colpi battuti su temi dimenticati. Dal Pd arriva la condivisione di Ignazio Marino e di Vincenzo Vita. Ma è il filo di un discorso «finalmente» ripreso («Ci eravamo smarriti, ci siamo ritrovati»), quello di Vendola. Un´ora e mezza su tutti i temi. Sul lavoro soprattutto, precisando: «Non diventeremo il partito della Cgil, l´Italia ha bisogno della Cgil». Sui conflitti: «Il patto tra produttori è un inganno». Al Pd e a Bersani chiede di uscire dalle ambiguità, di essere chiaro sul «governo tecnico o di fine stagione»: sì, se è per la legge elettorale, no per le riforme economiche. Al teatro Saschall lo acclamano presidente di Sel, e lui: «Non sono il presidente di un piccolo partito ma di una grande speranza. C´è un´Italia migliore. La politica la voglio vivere per strada». Si commuove Fabio Mussi, il leader dell´ex Correntone Ds che non ne ha voluto saperne del Pd: «Parliamo con il Pd ma sono felice di non essere lì». Tutta la platea in piedi lo applaude.</div><div style="text-align: justify;">Franco Giordano, Gennaro Migliore, Titti Di Salvo, Eva Catizone, Loredana De Petris, Grazia Francescato, Elettra Deiana, Paolo Cento, Carlo Leoni e le tante storie politiche della sinistra tornano sul palco, giurando però di non guardare indietro, di volere il partito-ponte. Parlano gli operai, i cassintegrati in collegamento dalla Sardegna. La delegata Maria Pia Erice ricorda i sei stranieri che volevano uscire dal centro d´accoglienza di Trapani liberi e sono usciti morti. Grazie di Vendola a Pannella e a Emma Bonino, «con cui sono stato 90 volte in disaccordo» ma anche da quelle «ho imparato. Grazie a tanti, alla memoria di Uccio Aloisi il padre della Taranta, a Gino Strada, a don Ciotti, a Lorella Zanardo. Quindi tutti a cantare "Bella ciao", per non dimenticare.</div>Francesco Scanagattahttp://www.blogger.com/profile/18348310668461842499noreply@blogger.com0